Fuori dal coro 17/01/2014

Dal Belgio con amore e per amore dell'olio extra vergine d'oliva

Nocellara Del Belice, Manzanilla, Coratina e FS17. Uno strano blend varietale per un'azienda a conduzione familiare del Sud Africa che fa del basso impatto ambientale la propria mission. Fernand e Gina sono però in grado di produrre anche un eccellente e pluripremiato extra vergine d'oliva


Tra i molti produttori che ho avuto il piacere di incontrare durante la mia vacanza estiva in Sudafrica, con i quali ho condiviso sedute di assaggio e intrattenere proficue discussioni tecniche, uno in particolare mi è rimasto nel cuore. E soprattutto nella testa.

Mi riferisco all’azienda familiare Igadi, ubicata nella Breede Valley, vicino a Robertson, centro nevralgico delle Winelands, l’area più famosa (e vocata) per la viticoltura e l’olivicoltura sudafricana. I numeri ci sono, ma non sono fondamentali: 3.500 piante con un’età variabile tra i 6 e i 20 anni distribuite su 5 ettari, a 300 metri di altezza, quasi tutte ben esposte a nord (ricordo che siamo nell’emisfero sud del mondo). Mission e Frantoio costituiscono la maggior parte dell’oliveto, nel quale troviamo anche Nocellara Del Belice, Manzanilla, Coratina e FS17. Il frantoio è aziendale a ciclo continuo.

Quello che è fondamentale è il modo in cui i due titolari hanno pensato la produzione del loro olio. Fernand (cuoco molto conosciuto in Belgio) e Gina (paramedico), trascorrevano le loro vacanze in questo angolo di paradiso dove avevano acquistato una casa e del terreno che già coltivavano a oliveto.

Un bel giorno decisero di rimanere per sempre in vacanza, utilizzando le loro competenze professionali per produrre olio. Competenze professionali che in parte già avevano e che in parte hanno acquisito nel tempo, frequentando corsi in tutta Europa, confrontandosi con produttori di tutto il mondo, aprendo la loro casa a chiunque volesse parlare di olio. Competenze che continuano ad acquisire con una voglia di fare e un entusiasmo che stupisce: dove si assaggia e si parla di olio Fernand e Gina (nel limite del possibile) ci sono, per imparare, per crescere, per capire. Ed è così che in pochi anni è nata un’azienda biologica, che riutilizza tutti gli scarti della coltivazione (con le foglie preparano infusi e la legna viene usata per produrre calore) e della lavorazione (tutti gli scarti vengono compostati e/o usati come cibo per animali), che imbottiglia l’olio in vetro e in contenitori simili ai nostri tetrapak, ma che hanno un carbon footprint inferiore dell’80% rispetto a quello del vetro (dati certificati dall’azienda) e che produce due linee di olio vendute sia in Sudafrica (le ho trovate anche al supermercato) che in Europa (Francia e Belgio): Igadi Extra Virgin Premium (Mission, Frantoio, Manzanilla), olio pluripremiato in concorsi nazionali e internazionali, dal fruttato medio, che al naso presenta sentori di erba appena sfalciata, erbe aromatiche e fiori bianchi e all’assaggio l’amaro e il piccante, decisi ma non energici, lasciano in bocca una piacevole e delicata sensazione di frutta secca, di mallo di noce; Igadi Extra Virgin (blend di tutte le cultivar presenti in azienda), il cui fruttato medio è caratterizzato al naso da sentori di frutta bianca e erbe aromatiche e in bocca da una pasta molto piacevole dove il piccante è medio, l’amaro leggero e la persistenza amabile.

Insomma, una passione e un’attenzione per l’olio e il suo mondo che mi hanno molto colpito: Fernand e Gina infatti dimostrano con il loro lavoro di non puntare alla qualità, ma all’eccellenza, che per definizione sappiamo non avere limiti.


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