Emozioni di gusto 16/03/2018

Dal Salento nasce Ruezzu, un olio extra vergine di oliva che crede nella sostenibilità

Dal Salento nasce Ruezzu, un olio extra vergine di oliva che crede nella sostenibilità

A Ugento una masseria a gestione familiare dove nasce un olio extra vergine di oliva da Cellina di Narò e Ogliarola salentina. Dalla cima di rapa al naso fino all'amarognolo della rucola in bocca. Un piacere per il palato


“Mi piacerebbe farti assaggiare il mio olio”. Poche parole: sin dai tempi del liceo era l’aspetto che più la caratterizzava. Dopo quasi trent’anni incontro nuovamente Rossella, compagna di classe, che scopro essere una “giovane” produttrice di extravergine. Rossella e Francesco abitano non lontano da me, sul lago d’Iseo in Lombardia, ma non avrei probabilmente avuto occasione di incontrarli se non fosse stata per questa passione comune che li ha spinti ad avviare una azienda agricola a Ugento, nel Parco protetto del Litorale di Ugento, a metà strada tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca.

Masseria Ruezzu: è il nome con cui da sempre è conosciuta la settecentesca masseria che stanno recuperando, il cui nome dai pettirossi, “ruezzu” nel dialetto salentino, che a inizio ottobre dal nord Italia giungono qui ogni anno per svernare.

Consapevoli del grande valore naturalistico del parco che li ospita, svolgono l’attività agricola con il minimo impatto possibile, preservando la biodiversità, utilizzando concimi e antiparassitari rispettosi dell’ambiente, recuperando una ad una le antiche pietre,….

La gestione è familiare: Rossella si occupa a tempo pieno dell’azienda e cura la vendita e la trasformazione dei prodotti. Francesco è perito agrario e segue gli aspetti di campo aiutato dai figli Andrea (nutrizionista), Alessandro (perito chimico) e Lorenzo (futuro cuoco) le cui competenze ben presto diventeranno fondamentali per la crescita dell’attività.

Il fulcro dell’azienda attualmente è la produzione dell’olio ma in futuro l’attività verrà ampliata ad altri prodotti tipici della dieta mediterranea (conserve di pomodori, legumi, cereali) e verranno avviati servizi di accoglienza e ristoro all’interno della masseria.

L’olio è venduto solo a clienti e rivenditori che hanno visto in loco il loro modo di lavorare, rispettoso della sostenibilità ambientale, espressione del territorio in cui è prodotto e della complessità di questo ambiente protetto. Le cultivar sono quelle tipiche della zona: Ogliarola Leccese e Cellina di Nardò.

Le olive, raccolte nella prima metà di ottobre e lavorate nel giro di poche ore, producono un olio che finisce in una bottiglia scurissima, moderna, dalle forme piacevoli, con un’etichetta dove spicca un bel disegno di “ruezzu”.

L’olio è verde con leggeri riflessi aurei, come fosse la bandiera del parco da cui proviene. Al naso un fruttato fresco, verde, medio intenso rimanda immediatamente alle cime di rapa appena colte, all’erba del campo, alle erbe aromatiche e subito scatta la voglia di condirci delle orecchiette o della pasta corta fatta a mano.

Un profumo che davvero ben identifica e racconta l’area di provenienza. Sulla lingua un amaro importante che ricorda la rucola, seguito da un piccante intenso e pieno che lascia la bocca pulita e asciutta. Lo riassaggio con piacere e lo immagino su una frisella o in una zuppa di legumi… “E’ stato un piacere assaggiare il vostro olio”.