Emozioni di gusto 20/05/2016

Gli oli extra vergini di oliva da non mancare di assaggiare in questo 2016

Gli oli extra vergini di oliva da non mancare di assaggiare in questo 2016

Ci sono oli che lasciano il segno, che si ricordano, che amano. A ogni piatto il suo extra vergine, a ogni palato il proprio gusto. Ci sono però prodotti che meritano una degustazione perchè espressione di una particolarità territoriale o personale che li rende davvero unici


Buongiorno, iniziamo a tirare le somme del 2016 olivicolo.

La Guida Extravoglio è diversa, non vuole fare una classifica, una graduatoria, siamo convinti che oli buoni ce ne sono tantissimi e molti non sono in nessun concorso o guida. È un bellissimo mondo da assaggiare di continuo, da scoprire, apprezzare, in continua evoluzione. Non potremmo dire mai che una ottima Coratina sia più buona di un ottimo Moraiolo o di una fantastica Casaliva. Vi sentite di farlo?

Crediamo che due oli con uno stesso fruttato e diverse caratteristiche possono essere validi nello stesso modo anche se utilizzati per differenti armonizzazioni.

Crediamo che la cultura dell’olio extravergine passi dalla trasparenza, dalla divulgazione della qualità e della diversità, valorizzando l’armonizzazione con il cibo.

Noi suggeriamo, nell’ambito della nostra guida, cosa dovrebbe conoscere un estimatore dell’olio extravergine nell’anno corrente. Riconoscimenti per merito.

Complimenti vivissimi a tutte le aziende che si sono sottoposte alla nostra rivalutazione senza nulla temere, mettendosi in gioco e puntando sulla loro professionalità, ma soprattutto complimenti a quelli che hanno accettato il nostro rifiuto, capendo le motivazioni e volenterosi nel migliorare, siete parte integrante del nostro progetto.

In questa ottica vogliamo evidenziare le 5 aziende che dovreste assolutamente conoscere della guida Extravoglio 2016, sia per la loro filosofia e impegno nonché per i loro oli; queste aziende ed altre, che potete suggerire, sono il futuro della olivicurtura italiana.

In ordine alfabetico

- Dievole:
Azienda toscana che in questo momento marca il passo puntando sull’agricoltura per produrre olio di qualità andando a prendere il frutto dove c’è per il suo 100% italiano ma guardando anche il territorio Toscano con 42000 piante recuperate nel Chianti classico, affittandole e rimettendole in produzione: trasparenza, qualità e agricoltura. Azienda che punta ad una agricoltura vitale a 360°. Oli extravergine di altissimo livello.

- Frantoi Marsicani:
Il frantoio Marsicani, nella persona di Nicolangelo Marsicani, ha preso un impegno serissimo: “Ho un impegno preso anni fa e che durerà tutta la mia vita. Un dovere morale verso l'albero di ulivo del mio territorio“ (cit.) tutelare e divulgare il suo territorio, attraverso l’ulivo e il suo olio. Tra i vari progetti di Marsicani molto interessante è quello che chiunque, ristoratore, consumatore, commercianti possono andare da lui e scegliere le olive sugli alberi e fare il proprio olio con costi ridotti; innumerevoli sono gli oli di qualità usciti dal suo frantoio o dalle sue consulenze nel 2016. Le sue DOP sono degne della denominazione e del suo impegno.

- Le Tre Colonne:
L’azienda di Salvatore Stallone è esemplare, da agricoltore olivicoltore a frantoiano; caparbietà e forza nella famiglia, continuo aggiornamento di tecniche hanno fatto sì che dal suo frantoio sono usciti quest’anno decine di oli di privati che hanno vinto tanti premi, dimostrazione che Salvatore le ha trattate come se fossero le sue, con grande dimostrazione di professionalità.

- Sabino Leone:
Il frantoio dell’azienda di Sabino Leone è la cosa più bella che abbia mai visto, una pulizia estrema, tutto si incastra, tutto ha la sua collocazione, neanche a cercare troverai qualcosa fuori posto, odori inesistenti, lavaggi continui che giustificano la bontà dei loro oli che hanno lotti unici e quindi ulteriore garanzia di qualità. Avete assaggiato i loro oli?

Avevo detto 5?
Ne avete una da suggerire?

I 12 oli extravergine che invece dovete assolutamente assaggiare della guida Extravoglio del 2016 sono:

Intensi:
“Cima di Mola” Az. Olio Intini (Puglia)
“Zumo” Picual azienda La Gramanosa (Spagna)
“Frantoio” Fattoria Ramerino (Toscana)
Qualcuno si propone per il posto vacante?

Medi:
“Don Pasquale” Az. Ag.. Cosmo di Russo (Lazio)
“Olivastra seggianese” di Frantoio Franci (Toscana)
“Dop Donna Oleria” Az. Ag. Donna Oleria (Puglia)
Avete dei suggerimenti da darci?

Leggeri:
“Arbequina” azienda La Gramanosa (Spagna)
“Leccio del Corno”, biodinamico, vegano Fattoria La Maliosa ( Toscana)
“Supremo Degà” Az. Ag. Degiovanni Andrea ( Lazio )
?

L’olio extravergine con il migliore rapporto Qualità/ Prezzo in azienda .
“IGP Toscano” Az. Agr. Fonte di Foiano (Toscana)
“100% Italiano” Az. Agr. Dolciterre (Calabria)
“Coratina” Az. Agr. Le tre Colonne (Puglia)

Assaggiate i nostri suggerimenti, parlatene, abbinateli nel miglior modo possibile: questo è il mondo dell’olio extravergine, un mondo di sapori e di nuove emozioni. Extravoglio è una guida on line, è una guida aperta, in qualsiasi momento una azienda può entrare a farne parte. Per la qualità c’è sempre posto.
Dite la vostra.

di Piero Palanti

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Commenti 1

ConsorzioTutela OlioDOP TerraDOtranto
ConsorzioTutela OlioDOP TerraDOtranto
22 maggio 2016 ore 12:33

Col mero spirito di informare correttamente il lettore, tutti gli acronimi di tipo 'geografico' (DOP, IGP, etc.), andrebbero accostati/seguiti dalla specifica menzione territoriale e non, come spesso accade, al nome di azienda/etichetta.
Pertanto, accanto alla corretta citazione dell'IGP_Toscano, andrebbero correttamente citate, nel caso dei Frantoi Marsicani, anche "Le sue DOP sono degne della denominazione." (Quali? appunto.), così come la DOP_TerraD'Otranto (n.d.r.) nel caso 'fuorviante' per il lettore di “Dop Donna Oleria” Az. Ag. Donna Oleria (Puglia). Infatti, le DOP olearie pugliesi sono 5: Colline di Brindisi, Dauno (con relative sottozone); Terra di Bari (con relative sottozone); Terra d'Otranto; Terre Tarantine.
Un cordiale saluto da Lecce. ConsorzioTutelaOlioDOP_TerraDOtranto.