Emozioni di gusto 17/03/2016

Dalle carceri italiane, dopo il vino Frescobaldi si dedica all'olio d'oliva

Dalle carceri italiane, dopo il vino Frescobaldi si dedica all'olio d'oliva

Trecento le bottiglie da 250 ml e un nome, “L’Olio degli Incontri”, deriva dall’omonimo giardino, costruito da Giovanni Michelucci per i momenti di incontro dei detenuti con le loro famiglie e in particolare con i bambini


Ci sono esempi che dimostrano come la passione possa andare oltre l’attività, fino ad assumere il carattere di una missione. Tra quelli più interessante a disposizione nel panorama della produzione agricola del nostro Paese, merita rilievo il progetto che la famiglia Frescobaldi sta dedicando al sociale. Il primo frutto di questo impegno è stato ‘Gorgona’, vino bianco ottenuto da uve Ansonica e Vermentino, prodotto dai detenuti del Carcere dell’isola di Gorgonia, ora a questo si unisce l’olio, prodotto dai detenuti del carcere fiorentino di Sollicciano.

Un progetto completo quindi, di filiera, potremmo dire, che dalla terra alla pianta ha portato al prodotto finale, tessendo con impegno tutto il percorso legato alla pratica manuale certo, ma anche allo sviluppo della conoscenza specifica, grazie alla guida di professionisti del settore, agronomi ed enologi, che hanno accompagnato i detenuti lungo questo percorso.

Il ‘Progetto Olio’ è nato a Sollicciano, lungo la scia dell’esperienza positiva vissuta sull’isola; anche qui Frescobaldi ha messo a disposizione dei detenuti gli agronomi aziendali, che hanno curato la fase didattica e conoscitiva di olivicoltura e delle sue forme fino ad arrivare alla raccolta delle olive ed all’estrazione dell’olio. Sono stati anche impiantati olivi in zone maggiormente vocate all’interno del penitenziario. Il frutto di questo impegno ha portato a “L’Olio degli Incontri”, ottenuto da olive raccolte negli oliveti del comprensorio del carcere, portate al Castello di Nipozzano per l’estrazione.

Trecento le bottiglie da 250 ml. Questo il frutto tangibile del lavoro svolto; bottiglie curate nell’immagine da Simonetta Doni dello Studio Doni&Associati di Firenze, cui si deve anche l’innovativa ed esclusiva etichetta di ‘Gorgona’. Il nome, “L’Olio degli Incontri”, deriva dall’omonimo giardino, costruito da Giovanni Michelucci per i momenti di incontro dei detenuti con le loro famiglie e in particolare con i bambini.

Una produzione limitata in quantità, ma enorme per il valore umano e sociale che rappresentano. Parte della produzione resterà all’interno del carcere; alcune bottiglie hanno raggiunto tavoli importanti: Papa Francesco, Sergio Mattarella, Matteo Renzi, le restanti possono essere acquistate a 19 euro scrivendo a clienti.italia@frescobaldi.it.

di Maurizio Pescari

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