A regola d'arte 12/12/2014

Biscotti all'olio extra vergine d'oliva... rancido... sugli scaffali dei supermercati. Come difendersi?

Biscotti all'olio extra vergine d'oliva... rancido... sugli scaffali dei supermercati. Come difendersi?

Non è solo questione di etichetta. La qualità della materia prima è importante e l’industria alimentare purtroppo non sempre ha riguardi verso la salute del consumatore. Allora meglio prepararsi un bel ciambellone fatto in casa


Dopo essere diventato genitore mi sento responsabilizzato ancora di più, e questo rende le mie scelte più radicali. E' un difficile momento per le nostre scelte alimentari e l’industria alimentare purtroppo non sempre ha riguardi verso la salute del consumatore ma guarda solo al profitto. Ho deciso di avvicinarmi alle produzioni biologiche e biodinamiche, consapevole che anche lì posso avere delle incognite.

Leggo tutti gli ingredienti contenuti nei prodotti, additivi e altro, discuto con mia moglie e decidiamo, ammetto, però, sconsolato che a volte non ho scelta.

Sono convinto che la parte più difficile sia rinunciare alle abitudini alimentari e adattarle ai ritmi della nostra vita ma il dovere verso mia figlia mi impone di sforzarmi e andare avanti.

Durante l’ultima spesa settimanale per la piccola, che ormai a sedici mesi riconosce tutte le scatole e i pacchi con i rispettivi contenuti, intenti a scegliere dei biscotti biologici all’olio extravergine per sostituire quelli di normale uso, è partito l’ormai consueto “è MIO, è mio…..”, non ci è rimasto quindi che aprire la confezione e darle un biscotto anche perché l’orario non incideva con le sue abitudini.

Che fai? Non lo assaggi?

Al tatto molto piacevole, resistente ma friabile con un rumore invitante mentre lo spezzi in due tra le dita e libera profumi vanigliati e dolci. In bocca trovo la stessa sensazione, duro ma friabile, con sentori di frutta, piacevole alla masticazione perché non si ammorbidisce subito e mentre lo ingoi ti rimangono questa infinità di sapori in bocca con la prevalenza dell’olio extravergine …..RANCIDO… in bocca per molti minuti che mi fa tornare alla realtà, leggo la scadenza 17-10-15, siamo a dicembre 2014! E allora chissà quanto ancora diventerà gustoso: come la catena della bicicletta o la singer della nonna? Li annuso ancora chiudendo gli occhi, nessun dubbio, rancidi!

Quindi da oggi ripristino il ciambellone della nonna con qualche modifica e lo rifilo alla piccola, logicamente con olio extravergine, ma quello buono:

Ciambellone della nonna rivisitato

Ingredienti

200 g di Farina di Riso sottilissima senza glutine
100 g di Fecola di patate senza glutine
150 g di zucchero di canna
4 uova
1/2 Bicchiere di latte a temperatura ambiente
1/2 Bicchiere di Olio e.v.o. fruttato medio-intenso Frantoio(ho usato Fattoria Ramerino)
1 bustina di lievito per dolci senza glutine
½ bacca di vaniglia (oppure 1 bustina di vanillina)
Scorza grattugiata di 1 limone possibilmente non trattato 
la punta di un cucchiaino di bicarbonato

In un recipiente mischiare, farine, zucchero, i rossi d’uovo, l’olio e il latte, montare a parte le chiare, grattugiare il limone e unire il tutto con il lievito girando in modo delicato.
La teglia la ungiamo con dell’olio extravergine e spolveriamo con lo zucchero a velo, infornare a forno preriscaldato a 190°

Quando è pronto servire tiepido con un giro di olio extravergine sopra che con il sentore di erba tagliata, mandorle e erbe aromatiche rinforzano il sapore rimasto dell’olio dell’impasto.

di Piero Palanti

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