A regola d'arte 16/12/2013

Alla Cassatella di Agira, il premio Luigi Veronelli. Ecco la ricetta

Le cassatelle di Agira sono dolci del territorio della pasticceria ennese, originari della cittadina di Agira ma diffusi non solo nella provincia di Enna, ma anche in gran parte della Sicilia orientale


Il prestigioso Premio Luigi Veronelli è nato nel 2006, due anni dopo la scomparsa del più grande giornalista e scrittore italiano di enogastronomia. Veronelli, ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la via per l’affermazione della qualità. Ha lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori. Un’azione, non retorica, che ha avuto importanti ricadute anche sul piano sociale, civile, economico. Il format del Premio è consolidato, in perfetta continuità con la filosofia dell’uomo che più d’ogni altro s’è speso per la valorizzazione delle produzioni agricole (vino, olio, cibi), per l’affermazione della qualità, e per il ritorno alla centralità della terra. Il premio è stato assegnato al Comune che ha avviato il percorso per la De.Co. proprio al Comune di Agira, per le cassatelle.

Le cassatelle di Agira  sono dolci del territorio  della pasticceria ennese, originari della cittadina di Agira ma diffusi non solo nella provincia di Enna, ma anche in gran parte della Sicilia orientale.
 E' stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).

Dato che il prodotto è molto laborioso e necessita di parecchi passaggi custoditi gelosamente e tramandati di generazione in generazione, le manifatture di questo dolce variano sensibilmente. Recentemente si assiste ad un notevole proliferare di imitazioni che nulla hanno a che fare con il prodotto originario. L'originalità e tipicità del prodotto va verificata nelle sue dimensioni che sono tipicamente di 10 x 6 cm, inoltre l'impasto deve essere morbido e non asciutto o secco, non deve prevalere esclusivamente il gusto del cioccolato o cacao, infatti, bisogna avvertire al palato anche il gusto della mandorla e infine la pasta frolla non deve essere biscottata o molliccia.

La cassatella di Agira è un dolce di origini molto antiche, tipico esempio della cucina tradizionale agirina.
 Nella millenaria storia di Agira, la cultura che senza dubbio ha influito maggiormente sulla nascita della cassatella di Agira è quella spagnola; alla quale verosimilmente si sono aggiunti elementi agropastorali e del ceto nobiliare (baronali). Infatti, le commistioni di ambienti economici ricchi e poveri, avrebbero fatto convergere nella tradizionale cassatella di ricotta preesistente elementi nobili come le mandorle e il cacao. Mentre la farina di ceci, con il ruolo di addensante naturale del ripieno, è molto economico negli ambienti rurali siciliani ed ampiamente disponibile.

Questa è un’ipotesi suggestiva sulla quale pur non avendo documenti storici di conforto, essa però è del tutto compatibile con gli elementi della tradizione a disposizione.

 “Ho avuto modo anni addietro, afferma Nino Sutera, di assaggiare e gustare il prelibato dolce. Ricordo che era uno  di scambio di dolci, con una mia amica, la Prof.ssa Daniela torcetta, io ricambiavo con le mitiche “Minni di Virgini” di Sambuca di Sicilia anch’esse De.Co. L’auspicio, la vera sfida, è riuscire a realizzare una rete di Città De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci, prendendo in prestito l’affermazione di Daniela.”

La cassatella un dolce impossibile da descriverne il gusto, vanno solo degustati assaporati


Ecco la ricetta

Ingredienti: per 30 cassatelle circa
Per il ripieno
250gr.di zucchero
45gr. di cacao amaro
75 gr di cacao dolce
300 gr di mandorle tostate e macinate
50 gr di farina di ceci (ceci tostati e macinati)
375 gr di acqua
La punta di un cucchiaino di cannella in polvere
Una bustina di vaniglina
La buccia di 1/2 limone
Per la frolla
625 gr di farina 00
225 gr di strutto a temperatura ambiente
Un uovo intero
185 gr di zucchero
100 gr di acqua
Una bustina di vaniglina
La punta di un cucchiaio di cannella in polvere
La buccia di 1/2 limone
zucchero zefiro Q.b. per spolverare

Procedimento:
La prima operazione da fare è quella di tostare le mandorle e i ceci perciò accendiamo il forno a 180° e quando ha raggiunto la temperatura inforniamo le mandorle e i ceci adagiate su una teglia e tostiamo 20 min. girandole durante la cottura.
Prepariamo la pasta; versiamo nel boccale la farina e lo strutto e impastiamo 30 sec. vel. 5, aggiungiamo tutti gli altri ingredienti e impastiamo 3 min. vel spiga spatolando se necessario.
Togliamo l’impasto dal boccale formiamo una palla e mettiamo a riposare in frigo per almeno 12 ore. (io l’ho lasciato riposare 24 ore).
Senza lavare il boccale maciniamo i ceci 50 sec. vel 10 e mettiamo da parte ,versiamo le mandorle e la buccia di limone nel boccale e tritiamo 1 min. a vel. 10 raccogliamo con la spatola e ripetiamo l’operazione di tritatura per altre due volte 20 sec. vel. 6 in modo da raffinare bene il trito.
Aggiungiamo adesso al trito di mandorle l’acqua e lo zucchero e portiamo a bollore 7 min. 100° vel. 3 passato questo tempo impostiamo 10 min. 100° vel 3 e aggiungiamo con le lame in movimento a vel. 3 i due tipi di cacao ai quali avremo aggiunto la bustina di vaniglina e la punta di cannella, quando saranno amalgamati del tutto, aggiungiamo la farina di ceci (condensante naturale) e facciamo cuocere i restanti min. sempre a 100° vel.3.
Togliamo la farcia dal boccale e versiamola in una ciotola di ceramica a raffreddare avendo l’accortezza di mescolare spesso con un cucchiaio di legno per evitare che si indurisca la superficie.
Passate le ore di riposo della pasta procediamo per confezionare le cassatelle;
Accendiamo il forno a 175° e portiamo a temperatura.

Stendiamo la pasta sul piano di lavoro ben infarinato, tagliamo con l’apposito attrezzo dei dischi di pasta del diametro di 10 cm

di C. S.