Massime e memorie 28/02/2009

Non voglio che muoia la mia eredità di gioia

Non voglio che vacillino il tuo riso e i tuoi passi. Una struggente lirica del grande poeta cileno Pablo Neruda




Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
da svegliare la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
dall'alba al tramonto suoni la tua bocca di chitarra.

Non voglio che vacillino il tuo riso e i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto, non ci sono.
Vivi nella mia assenza come in una casa.

E' una casa così grande l'assenza
che ci entrerai passando attraverso i muri
e appenderai i quadri all'aria.

E' una casa così trasparente l'assenza
che io senza vita ti vedrò vivere
e se soffri, amore mio, morirò daccapo.

Pablo Neruda



Testo tratto da: Antonio Skármeta, Pablo Neruda, La magia in azione, traduzione di Roberta Bovaia; Guanda, Milano 2006: link esterno


di L. C.