Massime e memorie 26/01/2008

Scomparsi nel nulla. Che storia terribile! Nessuno di loro è tornato

Con la scrittrice Giulia Fiorn, per non dimenticare. Nel Giorno della Memoria


Mio padre mi aveva incaricato di consegnare una busta a una signora che abitava in corso Fiume… Era una splendida mattinata di un abbacinante sole autunnale…

Non conoscevo la persona alla cui porta suonai il campanello. Vidi nella penombra il volto gradevolmente sorpreso di una signora sui cinquant’anni, che mi invitò a entrare facendomi strada fino a un salottino. Tra la poltrona nella quale presi posto e la sua c’era di mezzo un tavolino da lavoro coperto di oggetti di cucito che la signora fece l’atto di sgomberare…Le forbici le sfuggirono di mano, il ditale cadde a terra e rotolò lontano, subito seguito dall’uovo di legno per rammendare le calze. Perse l’ago. Nel chinarsi a cercarlo, urtò il tavolino e ribaltò il cestino dei fili e dei gomitolini di lana… Scoppiai a ridere. Lei sorrise.

- L’ostilità delle cose inanimate… - commentò pensierosa. Poi soggiunse a mio beneficio: - È un modo di dire ebraico o, almeno, credo.

…Trascorsero alcuni anni… Era una mattina che ricordava quella del 1938, quando ero andata per consegnare la busta che mio padre mi aveva dato: gli stessi riflessi del sole nelle acque del Po…

Attraversai il ponte Umberto I e mi diressi verso la casa…

- Che storia terribile! - disse la signora Cossu del pianterreno - pensi che la Signora Segre venne arrestata proprio qui, assieme al figlio, alla nuora e al nipotino che si erano rifugiati da lei in tempo di guerra… Hanno detto che li hanno portati ad Auschwiz… E, pensi, nessuno di loro è tornato, nemmeno il bambino. Scomparsi. Scomparsi nel nulla".

Giulia Fiorn


Testo tratto da: Giulia Fiorn, Elda La Candida, Edizioni Angolo Manzoni

di T N