Massime e memorie 17/11/2007

LE SOLE COSE INDISPENSABILI


E vero che sono d'umore un po' spento. La stitichezza, probabilmente. Faccenda deprimente e dolorosa, oltre che nuova per me; una volta era tutto il contrario. Per molto tempo ho dovuto andare al gabinetto tre, quattro volte al giorno; adesso, una volta la settimana sarebbe una benedizione. Sono ridotto ai clisteri, procedura quanto mai spiacevole, ma efficace. Mi perdonerete se vi intrattengo con particolari così scabrosi: avrò pure il diritto di lamentarmi un po'. E poi, se non reggete questo fareste meglio a fermarvi qui. Non sono Hans Frank, io, e non mi piacciono le cerimonie. Voglio essere preciso, per quanto posso. Nonostante le mie vicissitudini, e sono state tante, resto di quelli che pensano che le sole cose indispensabili alla vita umana siano l'aria, il mangiare, il bere e l'evacuare, e la ricerca della verità. Il resto è facoltativo.

Jonathan Littell



Tsto tratto a: Jonathan Littell, Le benevole, Einaudi, Torino 2007

di T N