Massime e memorie 20/10/2007

IL CORPO DI UN OLIVO

Un testo inedito di Monica Sommacampagna


Senza cappello

Ha il viso modellato dalle rughe e il corpo di un olivo nel massimo del suo rigoglio. Le braccia sono rami che si congiungono con la terra. Le sopracciglia folte e scure tentano di delimitare la piega dello sguardo. Invano. L’azzurro ride e piange nelle sottili increspature che si formano ai lati degli occhi. E non c’è modo di confinare l’energia che anima la bocca in un sorriso pur screziato di fatica. Né di quietare il suo spirito indomito, che gli fa tenere le spalle vigorosamente all’indietro per resistere ai venti del tempo che passa. I capelli sono ciuffi di nuvole, pettinati con una cura antica. Bianchi come la luce primigenia, grigi come la polvere. A lui non importa quanto sole scalderà la sua pelle, né se diventerà scura, simile a mosto oleario. Perché il suo orgoglio vive nelle sue mani, grandi e capienti come ceste, pronte a raccogliere con entusiasmo i frutti di tante vite.

Monica Sommacampagna

di T N