Massime e memorie 05/05/2007

NESSUNA FEMMINA SI ERA MAI MAERITATA LE TERRE


Nessuna femmina si era mai meritata le terre. Erano un affare per maschi adulti e mogli dure che facessero rigare dritto marito e contadini. Suo padre, però, quel privilegio aveva voluto darlo a lei, la piccola di casa, e si era tenuto i figli maschi a lavorare nella fabbrica degli oli lubrificanti che avevano a Monza. Dall’esterno, più che un privilegio, era sembrata una violenza: costringere una ragazza a una vita innaturale, a un lavoro (un lavoro come quello), mentre la fabbrica era in espansione. Obbligarla a stare in mezzo a uomini e donne brutti come un peccato. Pazienza per le ragazze che in campagna nascevano e crescevano, ma lei era nata in città e relegarla in una cascina era cattiveria pura. Così almeno pettegolavano gli altri, in famiglia e fuori.

Laura Bosio

Testo tratto da: Laura Bosio, Le stagioni dell’acqua, Longanesi, 2007

di T N