Massime e memorie 17/03/2007

DIALOGO TRA DUE CONTADINI


C. N. “Buongiorno, compare Peppino!”
C. P. “Salute e bene, compare Nicola. Dove andate stamattina?”
C. N. “Ecco, vado a seminare questo pugno di grano che mi era rimasto col verde rame, nella caldaia.”
C. P. “Non avete finito, compare. M’era restato quest’altro poco e non mi riusciva di cogliere un momento... che volete, eravamo occupati con le olive... questo anno ce ne sono state tante per tutti i Filistei... e poi erano calati i tempi... Oggi ho visto quella bella giornata e, per non stare a casa, mi son detto: lasciate che vada a vedere com’è uscito il grano seminato, così, dato che mi trovo, semino quest’altro poco.”
C. P. “Adesso è tardi!...”
C. N. “Mah!... Certo è tardi!... Ma alla fin fine poi non fa niente. se si fa, si fa; sennò muore e perde la vita. Moriamo noi!...”

(...)

Saverio Strati


Testo tratto da: Saverio Strati, La Marchesina, Mondadori, 1956

di T N