Massime e memorie 30/09/2006

FIGLI DI CONTADINI, PICCOLI ANIMALI INTRISI DI NATURA

Michel Houellebecq


Sin dal suo primo anno di scuola alle elementari di Charny, Miche era rimasto colpito dalla crudeltà dei maschi. E’ pur vero che si trattava di figli di contadini, quindi di piccoli animali ancora intrisi di natura; ma era comunque sbalorditiva l’allegra naturalezza con cui si divertivano a trafiggere i rospi con la punta dei loro compassi o delle loro stilografiche; l’inchiostro bluastro si spandeva sotto la pelle dello sventurato animale, che spirava lentamente, per soffocamento. I bambini facevano cerchio, contemplavano la sua agonia, con gli occhi luccicanti di gioia. Un altro dei loro giochi preferiti consisteva nel mozzare con un colpo di forbici le antenne delle lumache. Tutta la sensibilità della lumaca si concentra nelle sue antenne, che terminano con due piccoli occhi. Priva delle antenne, la lumaca non è più altroché una massa molle, sofferente e smarrita.

Michel Houellebecq


Testo tratto da: Michel Houellebecq, Le particelle elementari, traduzione di Sergio Claudio Perroni; Bompiani, Milano 1999

di T N