Massime e memorie 15/07/2006

IL DIVAMPARE DEL MALLEUS MALEFICARUM, CON ATTACCHI SCURRILI A SUON DI SCOREGGE

Lutero e il diavolo, secondo la lettura di Luciano Parinetto. Lo studioso mette in luce alcuni aspetti poco conosciuti del noto teologo. Come per esempio la grande scurrilità, tra cloache, latrine ed escrementi. Il demonio però si vendica


Solitamente (...) lo trattava poco teologicamente, alla grobiana, scacciandolo a suon di scoregge. Del resto, il lato escrementizio del linguaggio e della gestualità di Lutero (il lato carnevalesco, direbbe Bachtin, della sua teologia!) aveva non poco urtato Tommaso Moro (...) quando leggeva gli attacchi scurrili del riformatore contro il signore: "Lutero non parla se non di latrine - scrive sotto pseudonimo -, di sterco, di fango; mena intorno la lingua più oltraggiosa e più sudicia di quella di un qualunque villanaccio. Evidentemente non conosceva san Grobianus e il Narrenschiff di Sebastian Brant!

Se Moro si proponeva di lasciare Lutero alle sue "cloache, latrine ed escrementi", al "suo sterco e alle sue immondizie", alle sue espettorazioni, il diavolo se ne vendicava in maniera ben più pittoresca: mostrandogli il culo nudo e motteggiando.


Luciano Parinetto


Testo tratto da: Luciano Parinetto, La rivolta del diavolo. Muntzer, Lutero e la Rivolta dei Contadini e altri Saggi, Rusconi 1999

di T N