Massime e memorie 11/06/2011

Le risposte? Sono tutte nell’olio

Cecilia aveva avuto la determinazione di tornare, e di non lasciare la presa. Aveva trovato la forza. Nessuno sapeva come ci fosse riuscita. L’intensa prosa di Bianca Garavelli


(…)

Nel pomeriggio di quello stesso giorno, Cecilia passeggiò soddisfatta tra gli olivi del suo podere. Contemplò con affetto i nuovi nati, gli olivi giovani che sembravano non condividere la forza poderosa di quelli antichi, perché non ne avevano la contorsione dolorosa, eppure sapeva che nel cuore erano gli stessi. Era ben visibilmente il suo umore, e se è vero che la felicità è contagiosa, come dicevano i suoi genitori, e anche i suoi cari nonni e zii, l'intero uliveto avrebbe dovuto percepire e raccogliere la sua gioia. Come le era sembrato che accadesse un anno prima, quando l'aveva accolta al suo ritorno dalla grande città, in cui si era trasferita da bambina, con i suoi genitori, con la prospettiva di non tornare mai più in Maremma. Di abbandonare per sempre la tradizione dei suoi antenati. Invece lei era tornata, e da allora non era più ripartita. Forse era vero che gli olivi la riconoscevano, o almeno percepivano la sua contentezza nell'essere nuovamente al centro della sua terra, del suo mondo vero.

“Non ce la farai. Non ce la puoi fare”.

Questo le dicevano, e lei sapeva che la logica dava loro ragione, che il rischio di non poter sconfiggere la mosca olearia, il flagello distruttivo che aveva costretto i suoi genitori a fuggire dagli uliveti, era grande e minaccioso. Invece era stata più forte della paura. Aveva avuto la determinazione di tornare, e di non lasciare la presa. Aveva trovato la forza. Nessuno sapeva come ci fosse riuscita.

Soltanto chi avrebbe bevuto il suo olio avrebbe potuto, forse, capire. Erano nell'olio tutte le risposte.

(…)

Bianca Garavelli

 

Testo tratto da: Bianca Garavelli, “L’olivo della Strega”, in AA. VV., (a cura di Luigi Caricato), Tutti dicono Maremma Maremma, Provincia di Grosseto

 

di T N