La voce dei lettori 07/07/2015

Una nuova stagione per gli olivi salentini. E sia vera svolta

Gli olivi tolleranti a Xylella, ci scrive Giorgio Greco, non devono "indurre a cantare superficialmente vittoria". Abbandonare gli alberi al proprio destino, oppure inondarli di diserbanti e disseccanti, senza puntare sul ruolo fondamentale che hanno le Buone Pratiche Agricole, risulterebbe, ancora una volta, prassi assai deleteria


Tensioni, proteste, manifestazioni, urla, presidi, ronde, ricorsi, procure, sospensioni, divieti, blocchi, complotti, bufale, convegni, riunioni, convocazioni, incontri pubblici, proposte, provvedimenti, risoluzioni, misure, risarcimenti, stanziamenti…. di tutto e di più ovunque, con articoli a non finire nel giro di qualche mese ed interminabili discussioni sui social network.

Ma perché, in questo paese, tanti sono maestri con la lingua e pochi con l’azione? Perché si ostacola il lavoro di chi è delegato, sul campo, ad una simile emergenza e, invece, non ci si mette a fianco, non si aiuta attivamente il Commissario con senso di responsabilità e collaborazione? Eppure il Dott. Giuseppe Silletti si è dimostrata persona semplice nel linguaggio, che ispira fiducia, disponibile all’ascolto verso chiunque, fin dal primo momento!

Ad oggi, tali innumerevoli attori e atteggiamenti altro non hanno fatto che produrre un ulteriore aggravamento della malattia degli ulivi, a vista d’occhio; la situazione sfugge di mano o forse è già sfuggita ed evolve tragicamente verso un punto di non ritorno.

Si parla molto, in questo periodo, di alcuni ulivi resistenti alla Xylella. In realtà le varietà sotto osservazione nel Salento erano già note, da anni, per essere resistenti ai più comuni parassiti di queste piante secolari, oltre che alle avversità climatiche estreme. Questo farebbe ben sperare su altre varietà che potrebbero risultare potenzialmente forti, aldilà della prova sul campo. Mi riferisco, per esempio, a Ghiacciola, che è pianta resistente ai parassiti oppure a Maurino assai resistente ai batteri e all’umidità. Potrei nominare Ravece e Carboncella che resistono bene all’attacco di batteri e parassiti; inoltre sopportano la prolungata siccità e il conseguente stress idrico. Insomma, una speranza assai significativa potrebbe venire da queste ed altre varietà già note per la loro vigorosità. In provincia di Lecce sono presenti terreni agricoli incolti, privi di alberi da anni; è su quei terreni che occorre iniziare a piantare nuovi ulivi e l’Europa ha il dovere di concedere il permesso per ridare vita al deserto.

Tale aspetto, però, non deve indurre a cantare superficialmente vittoria, non deve passare l’idea che è sufficiente sostituire Cellina di Nardò e Ogliarola di Lecce con Frantoio e Leccino, e il problema è risolto! Abbandonare gli alberi al proprio destino, ogni albero, oppure inondarli di diserbanti e disseccanti, senza puntare sul ruolo fondamentale che hanno le Buone Pratiche Agricole, risulterebbe, ancora una volta, prassi assai deleteria, controproducente per tutto l’habitat naturale che invece deve essere riportato al proprio equilibrio.

Spero passi in fretta questo tempo così desolante e si arrivi, quanto prima, ad una nuova stagione per questa bellissima terra dei tre mari, con meno alberi ma curati naturalmente.

Giorgio Greco

di T N

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Commenti 1

Giorgio Greco
Giorgio Greco
15 novembre 2015 ore 21:07

La voce di un intero territorio è riuscita a varcare le soglie governative, ottenendo il provvedimento che in molti speravano arrivasse presto. Cade, infatti, il divieto d’impianto degli ulivi nel Salento. Ad annunciarlo, il Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, esattamente alla vigilia dell’incontro in programma a Bruxelles col commissario straordinario europeo ala Salute, Vyenis Andriukaitis.
E non è tutto. Le intenzioni puntano a qualcosa di molto più impegnativo: trasformare la provincia leccese in un grande campo di ricerca in cui gli alberi saranno piantati da Università, Enti, ma anche – e soprattutto – agricoltori con l’obiettivo di sperimentare le varietà resistenti al batterio killer. O comunque metodi innovativi anti-xylella.

Fonte:
http://www.leccenews24.it/politica/cade-il-divieto-d-impianto-degli-ulivi-arriva-la-conferma-dal-ministro-martina.htm

La nuova stagione ora può diventare una realtà.