Editoriali 27/03/2015

La sansa, l'Antitrust e il Circolo dei mischia-mischia


Il 4 marzo scorso, a quanto si dice, il solito gruppetto di mischiatori d'olio riuniti nel Circolo dei mischia-mischia, hanno festeggiato in un noto locale emiliano l'avvenuta emanazione da parte dell'Autorità per la garanzia della concorrenza e del mercato di un parere inviato ai Presidenti delle due Camere del Parlamento e al Presidente del Consiglio, contrario agli incentivi per chi trasforma la sansa in energia.

Secondo l'Autorità la norma che li prevede contraddirebbe con una raccomandazione dello scorso anno indirizzata al Parlamento europeo da parte della Commissione in cui si afferma che l'uso di un residuo di lavorazione deve essere usato come biomassa solo quando non siano possibili altre forme di utilizzazione.

Il gruppo dei festeggiamenti probabilmente non aveva letto bene il testo riportato su Teatro Naturale: pieno di contraddizioni, infondato nelle motivazioni, assolutamente inutile dato il carattere non vincolante della raccomandazione per le ragioni indicate nel documento Aifo e per altre ancora, esso non è destinato ad incidere direttamente sulle norme vigenti nel nostro Paese.

C'è invece la possibilità che possa fornire una motivazione alla presentazione in Parlamento di una proposta sotto forma di progetto di legge o di emendamento (le cronache di questi giorni sono piene di intercettazioni telefoniche riguardanti il tema emendamenti) per eliminare la possibilità di utilizzare le sanse quali biomasse: se ciò avvenisse a fissarne il prezzo tornerebbero ad essere solo i sansifici come avveniva fino ad un'epoca recente.

È da confidare che nessuno, Parlamento e Governo, cada nella trappola di un parere assolutamente fuori luogo: comunque sarà bene prestare la massima attenzione al seguito (eventuale) della vicenda.

Gli amici del mischia-mischia potrebbero aver dimenticato che presto o tardi tutte le volpi finiscono in pellicceria (massima questa di Giulio Andreotti, uno che di volpi o presunte tali se ne intendeva).

di Mario Pacelli

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