Associazioni di idee 10/02/2016

Rischio crollo delle quotazioni agricole per blocco import di soia e mais da parte della Russia


Lo stop russo alle importazioni di mais e di soia statunitensi rischia di aggravare gli effetti dell’embargo che è già costato all’Italia 240 milioni di euro nel 2015 per i soli effetti diretti nel settore agroalimentare. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla decisione della Russia ha deciso di bloccare le importazioni di mais e di soia dagli Stati Uniti a partire dal 15 febbraio per ventilati motivi fitosanitari determinati dalla presenza nel mais dell'agente infettivo del marciume della spiga da diplodia, mentre tra le fave di soia ci sarebbero stati semi di piante infestanti. La Russia - ricorda la Coldiretti - ha sancito l’embargo totale per una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da UE, Usa, Canada, Norvegia ed Australia con decreto n. 778 del 7 agosto 2014 e rinnovato per un ulteriore anno con decreto n. 625 del 25 giugno 2015 con nuova scadenza il 5 agosto 2016. I prodotti agroalimentari Made in Italy piu’ colpiti direttamente dall’embargo in termini di taglio in valore delle esportazioni sono stati - precisa la Coldiretti - nell’ordine la frutta, le carni e frattaglie, i formaggi e latticini. La nuova guerra commerciale che non tocca direttamente l’Italia rischia pero’ - conclude la Coldiretti - di aggravare gli effetti indiretti dovuti al fatto che la chiusura delle frontiere russe ingolfa i mercati con il conseguente crollo delle quotazioni di molti prodotti agricoli sotto ai costi di produzione.

di C. S.