Associazioni di idee 10/02/2016

Industria alimentare: calo campanello d’allarme, valorizzare agricoltura per ripartire


Il consuntivo di fine anno sulla produzione industriale conferma la flessione che ha caratterizzato l’andamento dei volumi produttivi alimentari a partire dalla seconda metà del 2015. La contrazione dello 0,6% rappresenta un campanello d’allarme per il Made in Italy agroalimentare che è bene non sottovalutare. Altrimenti si rischia di vanificare quei segnali di ripresa che hanno caratterizzato il sistema agroindustriale del 2015, a partire dal rialzo delle vendite alimentari dopo sette anni di crisi (+1,3% nel periodo gennaio-novembre) e dal nuovo record dell’export (+7%) con un fatturato che punta diritto a superare i 35 miliardi di euro. È quanto rileva l’Ufficio Studi della Cia-Agricoltori italiani sulla base dei dati diffusi oggi dall’Istat.

“Il calo della produzione dell’industria alimentare rilevato dall’Istat -sottolinea il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino- rende ancora più urgente la necessità di un riequilibrio tra le dinamiche di filiera e una riorganizzazione moderna dei rapporti al suo interno. Quanto più sarà remunerato e valorizzato il ruolo dell’agricoltura, tanto più il Made in Italy agroalimentare sarà competitivo in Italia e nel mondo”.

 

di C. S.