Associazioni di idee 09/02/2016

Altolà, la grappa è solo italiana


Norme più severe a tutela dell’IG Grappa riservata esclusivamente all’Italia, con indicazioni precise sulle modalità di imbottigliamento e sulle denominazioni legate all’invecchiamento, come ad esempio ‘barrique’. E’ questo il contenuto del decreto 747 del 28 gennaio 2016, varato dal Ministero delle Politiche Agricole e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.31 dell’8 febbraio 2016, salutato con soddisfazione da AssoDistil, l’associazione degli imprenditori di categoria.
“Per noi produttori, è una grande vittoria – afferma Cesare Mazzetti, Presidente del Comitato Nazionale Acquaviti dell’associazione –. Si è trattato di un percorso molto lungo e complesso, che ha visto impegnata l’Associazione in una battaglia difficile. Ora, finalmente, possiamo contare su uno strumento normativo che tutela l’autenticità della Grappa. Alle resistenze di Bruxelles all’obbligo di imbottigliamento nella zona d’origine abbiamo risposto con una soluzione condivisa con il Mipaaf, che finalmente garantisce l’Indicazione Geografica e tutela l’autenticità del prodotto contro possibili fenomeni fraudolenti”.
Finora, operatori di altri Paesi potevano acquistare grandi quantitativi di Grappa allo stato sfuso, ad alta gradazione alcolica, che poi di fatto venivano nuovamente rielaborati nei loro stabilimenti con aggiunte di zucchero, diluizioni con acqua, separazione degli oli aromatici ed altre operazioni. Il consumatore di questi prodotti pensava di acquistare Grappa di produzione italiana, quando invece il carattere del prodotto derivava da operazioni produttive effettuate a migliaia di chilometri di distanza dalla zona d’origine.

di C. S.