Associazioni di idee 27/11/2015

Promozione del vino nelle scuole, l'AICAT presenta diffida legale alla Magistratura


L’Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali (Aicat) ha presentato un esposto legale alla Procura della Repubblica di Brescia in merito al progetto “Il Bere Consapevole”, che prevede la promozione della cultura del vino nelle scuole, al fine di verificare il profilo di liceità dell'iniziativa ai sensi dell'art.13 della Legge125/01 che vieta la pubblicità di bevande alcoliche diretta ai minori. La campagna, promossa dalla Consulta Nazionale del Vino Italiano (Co.N.V.I.), ha preso il via dagli istituti della provincia di Brescia.

A tal proposito, l’Aicat ha invitato il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e la Commissione Europea, ciascuno per la parte di propria competenza, ad adottare gli atti e i provvedimenti opportuni al fine di rimuovere immediatamente ogni iniziativa riguardante i minori in relazione all’uso dell’alcol, in particolare ad inibire il prosieguo del progetto “Il Bere Consapevole”. In subordine, a fornire una informativa corretta, che evidenzi e sottolinei i rischi e i pericoli relativi al consumo dell’alcol in generale ed escluda, con determinatezza, qualsiasi effetto benefico del vino soprattutto sui minori.

“La diffida – sottolinea Aniello Baselice, presidente dell’Aicat - è un segnale eticamente doveroso per sollecitare una mobilitazione culturale e sociale verso una chiara controffensiva della casta del vino che, da un lato intende arginare l'emorragia dei consumi attraverso la fidelizzazione di futuri consumatori tra i minori, e dall'altro mira a smantellare la Legge 125/01 nei suoi punti qualificanti con l'ausilio di un Disegno di Legge presentato da una folta schiera di parlamentari. Dobbiamo mobilitarci per difendere in ogni modo e in ogni luogo le conquiste in tema di promozione e protezione della salute e della libertà ottenute con una legge di avanguardia come la Legge 125.”

“È inaccettabile – conclude Baselice – che nelle scuole si parli di una bevanda che contiene una sostanza come l'alcol che a causa dei suoi effetti produce costi sociali sanitari ed economici che coinvolgono una nazione intera ed è associata ad almeno 220 malattie e a 14 tipi di cancro.”

di C. S.