Associazioni di idee 23/10/2014

Settore condimenti per l'extra vergine? Perchè accade proprio a casa nostra?

Il tappo antiriempimento, e non solo, permetteranno al consumatore di riconoscere il vero extra vergine italiano confezionato all'origine. “Se il processo di valorizzazione dell’olio italiano vero – afferma Piero Gonnelli – dà fastidio a qualcuno è bene che se ne faccia una ragione."


A seguito dell’approvazione delle modifiche alla c.d. Legge Salva Olio -Legge Mongiello è stato definitivamente approvato l’obbligo di presentare nei pubblici esercizi gli oli di oliva vergini confezionati con idoneo sistema di chiusura al fine di evitare che il contenuto possa essere alterato ovvero che la confezione possa essere reimpiegata una volta esaurtito il contenuto originale. Si ribadisce, inoltre, che l’indicazione di origine delle miscele di oli comunitari ed extra comunitari debba essere apposta in maniera diversa e più evidente e secondo le modalità indicate dalla legge. Una vittoria per AIFO da sempre ritenuta fondamentale per veicolare in maniera corretta l’olio di oliva presso i consumatori finalmente messi in condizione di riconoscere il vero olio extra vergine di oliva italiana confezionato all’origine.

“Una conquista fondamentale per il settore e una grande soddisfazione per la nostra Associazione che richiese questo provvedimento a marzo 2006” afferma il Presidente AIFO NAZIONALE Piero Gonnelli “soprattutto in un momento così delicato come l’attuale Campagna olearia. Una ventata di ottimismo resa possibile grazie al prezioso lavoro svolto in questi anni dall’On. Mongiello. Si tratta di un deciso passo avanti in un’ottica di valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva italiano. Un atto dovuto per il comparto. Peccato che questo processo di valorizzazione dei prodotti italiani non possa essere esaltato ma, anzi, depauperato dalla posizione di FEDERALIMENTARE in occasione dell’EXPO 2015! Sono francamente deluso e stupito che un prodotto così apprezzatto nel mondo possa essere relegato in un angolo del settore condimenti.. e questo accade proprio in casa nostra! C’è qualcosa che non quadra. Ci stupisce alquanto il silenzio del Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali in merito a tale decisione. A chi giova questo autolesionismo? Chi sarà responsabile degli effetti di questi danni arrecati all’olivicoltura italiana?

“Se il processo di valorizzazione dell’olio italiano vero” – conclude Gonnelli – “dà fastidio a qualcuno è bene che se ne faccia una ragione. Grazie al sistema di monitoraggio del SIAN ed ai controlli dell’ICQRF, dei NAC, delle Guardie Forestali e della Guardia di Finanza il vero olio extra vergine di oliva sarà ben identificabile a scaffale. Ritengo che FEDERALIMENTARE debba farsi un esame di coscienza e rivedere urgentemente la sua posizione riconoscendo il giusto valore all’olio di oliva italiano che non può essere relegato all’area condimenti(!!) visto che si tratta di un alimento fondamentale della dieta mediterranea che dovrebbe essere valorizzato a livello mondiale anche grazie all’EXPO"

di C. S.