Valentina Domenici
Dipartimento di Chimica e Chimica industriale, Università di Pisa, via Risorgimento 35, 56126 PISA.
E-mail: valentina.domenici@unipi.it
Tutti gli articoli di Valentina Domenici
Ftalati, alchil esteri e panel test. Lo sguardo dell'American Oil Chemists Society sull'olio di oliva
Il meeting dell'American Oil Chemists Society è indubbiamente una grande vetrina sia per chi fa ricerca accademica che per l’industria olearia. All’olio di oliva extra-vergine sono riservate alcune sessioni parallele, a fianco di quelle dedicate agli oli combustibili e agli oli vegetali in generale
Le proprietà del polline ne fanno un alimento prezioso ma attenti alle frodi
Grazie a tecniche analitiche evolute è possibile sapere molto del polline dei fiori. Utilizzando i diversi assorbimenti all'UV visibile è possibile studiare il diverso contenuto quali/quantitativo di micronutrienti in differenti tipologie di polline, aspetto fondamentale per la correlazione con le proprietà nutraceutiche ed antiossidanti
Il Sangiovese toscano è un cult. Allora cerchiamone autenticità e qualità dall'emissione a fluorescenza
Il Sangiovese si potrebbe definire il vino italiano per eccellenza non solo per il fatto che la sua coltivazione ricopre circa l’11% della superficie vitata nazionale, ma anche perché entra negli uvaggi di numerosi vini, tra i quali anche alcuni dei più prestigiosi
La chimica può venire in aiuto del nostro patrimonio alimentare. Il caso del miele uniflorare
Portare gli alveari laddove possono approvvigionarsi di un solo polline e nettare è prassi antichissima, risalente ai tempi degli antichi Egizi. E’ quindi un dovere difendere e valorizzare tale diversità. I metodi di analisi ufficiali per l’autenticazione dell’origine botanica sono ancora troppo incerti. Ci si può basare allora su alcuni componenti minoritari, principalmente sostanze polifenoliche
Le truffe e la contraffazione olearia sotto la lente degli spettri UV-visibile
I metodi cromatografici sono spesso lunghi sia per quel che riguarda la preparazione del campione, con il relativo aumento dell'errore, sia per la durata della misurazione. Tornare alla spettroscopia tradizionale ma utilizzando analisi “non convenzionali” può essere una soluzione?