Italia 10/04/2010

Dopo la firma dei Ministri Prestigiacomo e Fazio dura replica di Futuragra

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato starebbero giungendo presso il Mipaaf duecento richiesta di semina di mais transgenico dal solo Friuli. Con il nuovo decreto interministeriale saranno carta straccia


Il decreto anti-OGM, che ieri è stato controfirmato anche dai Ministri Prestigiacomo e Fazio, non risponde alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione a Silvano Dalla Libera, maiscoltore e Vicepresidente di Futuragra. La sentenza del 19 gennaio scorso infatti ordina al Ministero delle politiche agricole di concludere entro 90 giorni il procedimento dando l'autorizzazione alla semina come sancito dal diritto comunitario.

“Siamo sconcertati - ha dichiarato il Presidente Futuragra Duilio Campagnolo - di dover assistere ancora una volta allo stravolgimento dei principi fondamentali del diritto, ha proseguito Campagnolo. Ben due Ministri della Repubblica hanno di fatto ceduto alle pressioni di Greenpeace firmando il decreto in concomitanza della manifestazione di ieri a Roma. Non ci rassegniamo all’idea che l’agricoltura italiana, che deve fare i conti con una crisi epocale, sia nelle mani di chi vuole portare indietro le lancette dell’innovazione e distruggere un’agricoltura innovativa. Gli agricoltori lo sanno già, è bene che lo sappiano anche i consumatori”.

Se il Ministro della salute Ferruccio Fazio teme realmente che gli OGM siano una minaccia per la sicurezza alimentare, come ha dichiarato alla stampa, allora blocchi immediatamente tutte le importazioni di leguminose e di cereali biotech che giungono quotidianamente in Italia, come la soia che è per il 90% OGM. La conseguenza immediata sarebbe il crollo della filiera agroalimentare e la crisi dei consorzi agrari, gestiti per 75% da Coldiretti che, a questo punto, risulta a tutti gli effetti il maggiore distributore di prodotti OGM in Italia.

“Siamo di fronte ad affermazioni semplicemente paradossali, prosegue Campagnolo - Il Ministro dovrebbe chiarire quali sono le valutazioni scientifiche sulle quali sarebbe basato il decreto - peraltro non ancora reso pubblico. E a proposito di salute dei consumatori, come può il Ministro non tenere in considerazione un dato incontrovertibile sul più basso contenuto di sostanze potenzialmente cancerogene come le fumonisine nel mais bt rispetto a quello tradizionale? Per non parlare della pretesa di difendere ‘la produzione nazionale’ che al contrario è messa in pericolo proprio da questa assurda campagna contro l’innovazione e le biotecnologie. Preoccuparsi della salute vuol dire poter offrire prodotti più sani, il Ministro dovrebbe sapere che le colture OGM consentono una riduzione dell’uso di fitofarmaci con benefici per l’uomo e per l’ambiente” .

di T N