Turismo 10/04/2010

B&B, l'Italia dovrebbe presentarsi in maniera meno frammentata

A Bruxelles si è svolta la Fiera internazionale dei Bed & Breakfast, B&B Expo 2010. Il circostanziato resoconto di Silvia Ruggieri. Per quanto in Italia i prezzi siano scesi, manca in realtà una vera strategia




Si è svolta a metà marzo la fiera internazionale dei Bed & Breakfast, B&B Expo 2010, a Bruxelles, con un’ottima affluenza di pubblico e un grande interesse nei confronti dell’Italia. La fiera ha avuto luogo nello stupendo complesso Tour & Taxis, nato dalla ristrutturazione dei magazzini portuali fluviali reali (Royal Depot), attraverso un’opera di recupero grandiosa, che merita particolare attenzione per la sua splendida riuscita.

È stato un vero peccato che gli espositori italiani, forse anche influenzati dalla crisi economica, che ha colpito in modo molto pesante il turismo, siano stati, rispetto agli anni passati, poco presenti alla manifestazione.

È proprio quando ci sono i periodi di crisi che occorre avere il coraggio di investire risorse e promuoversi maggiormente, cercando di essere più incisivi nella promozione delle proprie strutture ricettive. Si tratta in effetti di “investimenti” e non di spese, senza i quali è molto difficile riuscire a farsi conoscere e a farsi ricordare.
I Francesi sembrano averlo capito meglio degli Italiani e si sono presentati alla manifestazione, in numero nettamente maggiore, con la consueta determinazione e convinzione.

Bello ed efficiente lo stand che pubblicizzava la zona nord della Francia, quindi Bretagna, Normandia, attraverso presenze professionali femminili locali, effettivamente gestori di B&B con competenze e conoscenze approfondite del loro territorio e non belle ragazze o ragazzi di rappresentanza, ma impreparati, come continuiamo a vedere in Italia.



Anche in Italia si potrebbe e si dovrebbe agire su queste basi, unendo gli sforzi e concentrando le energie, proponendosi come un’unica destinazione e non attraverso un’offerta frammentata. Evidentemente ciò comporterebbe il supporto delle istituzioni.

Anche qui ci sarebbe da dire in quanto gli aiuti economici alle iniziative promozionali sono unicamente devoluti alle associazioni o alle cooperative, ma mai ai gruppi spontanei di B&B che sorgono con l’intento di promuoversi unitariamente, ma non necessariamente in tutte le manifestazioni di tutti i Paesi. In Olanda e Belgio esistono comitati che sorgono in occasione di manifestazioni e, una volta cessato lo scopo per cui si sono aggregati, si sciolgono per poi magari ricostituirsi per un altro evento.

La percezione della “Destinazione Italia” continua dare due indicazioni contraddittorie: la prima è quella di una meta turistica ambita, ricca di tutto, dalla natura al paesaggio, dall’arte alla storia e alla cultura, dall’enogastronomia al clima. La seconda è la percezione di un Paese caro, quindi non a buon mercato. La sintesi è dunque questa: “vorrei tanto andare a fare una vacanza in Italia, ma non me la posso permettere”.

Per quanto in Italia i prezzi non siano saliti, anzi ultimamente sono persino scesi, manca in realtà una vera e propria strategia dei prezzi che riesca ad attrarre anche la fascia medio-bassa del turismo internazionale. La micro ricettività viene in soccorso a questa necessità, ma non ha ancora raggiunto quella massa critica e quella capillarità in grado di condizionare e determinare significativi afflussi turistici dall’estero.

Cosa può dunque fare l’attività di Bed & Breakfast in favore di un’inversione di tendenza? In primo luogo deve credere di più nel proprio ruolo di promotore del territorio, vera e propria micro agenzia di sviluppo e di comunicazione diretta. In secondo luogo deve avere il coraggio di proporsi in manifestazioni come il B&B Expo o simili fiere di settore, di livello internazionale per iniziare ad uscire dai confini e andare a cercare i clienti nei Paesi in cui tali clienti vivono.

Per partecipare occorre però una continuità di presenza. Non serve, anzi è dannoso e dispendioso, partecipare saltuariamente o a singhiozzo, un anno si e l’altro no. Avendo contattato molti B&B in Italia, per chiedere notizie circa la loro partecipazione a fiere ed eventi di settore, mi sono sentita rispondere che, non avendo avuto un riscontro immediato, hanno preferito rinunciare. È assurdo pretendere riscontri dopo una sola presenza. È la presenza costante che paga e nel tempo da i suoi frutti.



È vero che oggi esiste internet per comunicare e per trovare ospiti e clienti, ma è altrettanto vero che un’intera fascia di clientela, soprattutto d’età medio-alta, predilige il contatto diretto e personale: ama chiedere informazioni di persona e parlare direttamente con i gestori dei Bed & Breakfast e farsi illustrare la zona dove è contestualizzata la struttura.

Quanto ai prezzi, i B&B sono avvantaggiati rispetto alle altre strutture ricettive e devono quindi approfittare di tale vantaggio costituito dai bassi costi gestionali, per praticare una politica di prezzi adatta a questo periodo, attraverso ribassi sostanziosi che attirino più ospiti. Si tratta di un’accoglienza Low-Cost che allo stesso tempo dovrebbe offrire all’ospite un qualcosa in più, magari un prodotto locale in omaggio, un consiglio turistico mirato, puntando sul rapporto personale e su un’ospitalità e assistenza altamente personalizzata.

A questo punto, all’immagine vincente dell’Italia in tutti gli altri punti, si unirebbe quella della convenienza economica. Ciò potrebbe portare ad un grande rilancio, ma affinché sia efficace occorre che la convinzione di questo aspetto sia largamente condivisa. Il marketing e la promozione sono aspetti importanti, anzi essenziali per un rilancio del turismo, ma da soli non bastano.

L’Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO – Word Tourism Organization) ha indicato una tendenza di un aumento dei turisti di circa il 3% a livello mondiale. Occorre non perdere anche questa nuova opportunità che si sta prospettando, altrimenti il nostro Paese perderà ancora quote di mercato in favore di coloro che avranno effettuato una più attenta politica di prezzi e la cifra degli arrivi, oltre a quella del fatturato continuerà a calare anche in presenza di una ripresa economica mondiale, che si prospetta su presupposti diversi da quelli che abbiamo vissuto finora.

di Silvia Ruggieri