Italia 09/01/2010

Olio Aperitivo, una iniziativa di Antonio Ruggiero

Continua la proposta del gastronomo campano, che ora vanta la registrazione del marchio e addirittura un disciplinare. Si tratta di una provocazione? E' solo un gioco? Certamente l'iniziativa suscita qualche curiosità


“Olio Aperitivo di Antonio Ruggiero”, ne avevamo già scritto: link esterno Ora quest'olio aperitivo è stato ufficialmente presentato al Grand Hotel Excelsior di Sorrento lo scorso 30 dicembre.



L'iniziativa proposta e riproposta in verità in più occasioni dall'insegnante Antonio Ruggiero. di Vairano Scalo - presidente, tra l'altro, del comitato produttori e ristoratori per la rivalutazione dell’alto casertano, nonché sommelier dell’Ais, quindi chef, enogastronomo, micologo e, ovviamente, degustatore di olio presso la Camera di commercio di Caserta, ma anche scultore di ortaggi e maestro assaggiatore formaggi di secondo livello per Onaf.

Ruggiero, dunque, ogni tanto butta giù qualche inusuale strategia per coinvolgere la sua clientela, con qualche idea nuova per gli ospiti che non hanno conoscenze intorno alla degustazione degli oli di alta qualità e propone così alla sua clientela l’olio extra vergine di oliva quale aperitivo.

Cos'è l'olio aperitivo? Una provocazione, un gioco?
"Non è un liquore" tiene a precisare Antonio Ruggiero. "Non è un profumo, ma è un eccellente extravergine: un succo di oliva.

Teatro dell'evento è stato il Grand Hotel Excelsior di Sorrento. La direzione e tutto lo staff, compresi i clienti dell'albergo, hanno apprezzato questo originale messaggio.
L'inventore, come già precisato, è uno chef enogastronomo del ristorante Fortezza Normanna di Vairano Patenora, docente di cucina dell’Istituto prof. Alberghiero di Vairano Scalo.
Ruggiero era già conosciuto da almeno dieci anni per aver inventato questa stranezza che incuriosisce le persone attente ad un prodotto ancora oggi non apprezzato, (almeno nel sud Italia) e ora l'idea ha suscitato curiosità perchè il 30 dicembre 2009 è la data in cui è stato presentato ufficialmente l'olio aperitivo come marchio registrato.

Lo chef Ruggiero ha sempre presentato questa invenzione-gioco di un prodotto campano nel mondo per l’esaltazione del suo territorio di appartenenza (alto casertano) oggi ancora poco considerato e chissà forse questa idea potrebbe servire per far apprezzare come dice qualche esperto del settore un prodotto italiano nel mondo.

Presentato ultimamente a Sofia (Bulgaria) per il Parco Regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano con l'Assessore delle attività produttive di Napoli Gianfranco Nappi, ma già circa 6 anni fa fu presentato in Iran, Libia, Francia, Germania, Polonia. In Italia ha avuto molte recensioni e molti articoli di giornali, ha avuto attenzione anche su Rai 1, Rai 2 e Rai 3.

La registrazione del marchio - ammette Antonio Ruggiero - garantisce circa un liquido messo in una bottiglia bianca voluta appositamente perchè deve essere consumato in circa 2 mesi. Si presenta come un profumo, un liquore, ma infine non è altro che un eccellente extravergine che all'assaggio rimane l'untuosità di un classico olio comune che un italiano compra in un supermercato, perchè quest'olio in bocca dà delle sensazioni particolari, all'olfatto si avvertono odori vegetali come una spremuta di erba, al gusto invece si avverte una nota di amaro e di piccante dovuti dai polifenoli che l'olio contiene, infine con una forte salivazione e una sensazione di freschezza in bocca crea una secrezione gastrica (acquolina in bocca).

Perché aperitivo. Perché è una "bevanda" bevuta prima di mangiare, che serve a secernere i succhi gastrici e a favorire la digestione.
Antonio Ruggiero propone quest'olio proprio alla stregua di una bevanda, seppur con seguito di crostoni e bruschette.

Per questa sua idea Ruggiero ha elaborato un disciplinare. L’olio aperitivo viene selezionato prima di essere messo in commercio. Il consumatore viene garantito da una serie di accorgimenti che vanno dalla scelta del cultivar alla raccolta, dalla scelta del frantoio con molitura entro le 12 ore a tutti quei passaggi necessari alla conservazione in locali appositi a giusta temperatura. Il prodotto viene infine "assemblato" e messo in vendita, in modo da garantire la qualità e la sua costanza per tutto l’anno.



di C. S.