L'arca olearia 05/12/2009

Sul fronte olio di oliva, l'Albania fa sul serio

Il resoconto di Antonio Cimato, anima dell'iniziativa, intorno all'ambizioso programma di sviluppo dell'olivicoltura. Nel Paese delle Aquile ci credono e guardano al futuro. Presentate le linee guida del Piano Olivicolo Nazionale, con un investimento di oltre 640 milioni di dollari


Il premier Salì Berisha con il professor Antonio Cimato

E’ stato il Presidente del Consiglio, Salì Berisha che nella introduzione del primo Convegno Nazionale sulla Olivicoltura, del 17 novembre a Tirana, presentando le linee guida del Piano Olivicolo Nazionale, si è così espresso …. si tratta con un programma tecnico-finanziario “ambizioso” per portare l’olivicoltura a svolgere un ruolo più strategico per la economia e per lo sviluppo agricolo e sociale del nostro Paese.

Davanti ad una platea di delegati di tutte le provincie, di parlamentari e di olivicoltori, Sali Berisha ha indicato che il Piano, tra risorse pubbliche e private, prevede un investimento finanziario complessivo, in 10 anni, di oltre 640 milioni di dollari.

Il Presidente ha sottolineato alcune tra le principali priorità.
L’importanza di sviluppare nuove superfici olivicole affinché l’attuale investimento di impianti di 40 mila ettari raggiunga, nel 2020, 100 mila ettari; con questa progressione di nuovi investimenti, la produzione di olio in Albania si sposterà da 5,6 mila tonnellate a circa 40 mila tonnellate nel 2020 e sarà anche incrementata, a 60 mila tonnellate, la produzione di olive destinate alla mensa.

La necessità di realizzare due grandi centri vivaistici per integrare i piccoli vivai già presenti nel Paese e fornire annualmente 5-6 milioni si piante di olivo necessarie per la finalizzazione del Piano.

L’esigenza di iniziare un programma di integrazione di impianti moderni industriali, destinati alla trasformazione delle olive in olio e alla produzione di olive da mensa, con quelli razionali già esistenti. L’integrazione degli impianti industriali di estrazione dell’olio si dovrà concludere nel 2020 con la presenza pianificata nel territorio di circa 210 frantoio pubblici e privati che dovranno rispondere alle esigenze della nuova produzione.

Nelle conclusioni, il presidente Berisha ha sottolineato che troverà nei Paesi più vicini alla tradizione olivicola la compartecipazione allo sviluppo del Nuovo Piano Olivicolo Nazionale.

L’intervento del Ministro dell’Agricoltura ed Alimentazione onorevole Genc Ruli è stato finalizzato soprattutto alla filiera della produzione di oli extra vergini di oliva. Il Ministro ha evidenziato la necessità di creare iniziative che aiutino il miglioramento della qualità, a favorire lo sviluppo delle produzioni “biologiche” ed ad incrementare il consumo interno, oggi molto basso e di circa 2-3 litri pro-capite.

Il direttore del Centro di Ricerche di Valona, dottor Dhimiter Panajoti, che ha coordinato lo staff di esperti albanesi e internazionali nella preparazione del Piano Olivicolo, nella sua relazione ha indicato i risultati del censimento che è stato concluso nel settembre 2009 e che ha fornito indicazioni corrette sulle aree tradizionali a maggiore diffusione olivicola e quelle oggi ritenute più vocate e pronte per la realizzazione dei nuovi impianti. Inoltre, ha tracciato i lineamenti fondamentali dell’attuale struttura olivicola in Albania sottolineando i punti di forza della "nuova olivicoltura” e indicando gli impegni finanziari preventivati per i singoli comparti che concorreranno alla realizzazione del Piano Olivicolo Nazionale.

di Antonio Cimato