Italia 06/06/2009

Extra vergini Dop Val di Mazara. La marcia in più

Il direttore del Consorzio Salvatore Martorana presenta i suoi quattro punti chiave necessari per mettere in evidenza le produzioni oliandole del territorio. "Dobbiamo spenderci in tutti i campi e nei vari settori, per dare sempre più informazioni corrette", afferma




Non è facile promuovere le Dop se non vi è una collaborazione efficace e puntuale da parte dei consorzi di tutela.
Per fortuna che alcuni non si sottraggono al loro compito istituzionale. E' il caso di Salvatore Martorana, presidente del Consorzio dell'olio extra vergine di oliva Dop Val di Mazara.
Tuttavia qualche ombra va segnalata. Per esempio una. Dovendo scrivere nella mia consueta rubrica sul mensile "La Cucina Italiana" due pagine da dedicare a una specifica denominazione di origine protetta, ho notato aziende non sempre all'altezza. Un limite non tanto legato alla qualità dell'olio, quanto invece alla capacità di stare nel mondo e di reagire prontamente quando si tratta di promuovere al cultura dell'extra vergine di qualità.
Non si tratta dell'unico territorio che si è fatto notare con tali limiti, sia ben chiaro; però ogniqualvolta ci si imbatte con aziende incapaci di stare sulla scena un po' mette amarezza.

Già, perché a volte sono i Consorzi di tutela che non funzionano, altre volte, purtroppo, sono le aziende che mostrano delle evidenti falle, incapaci come sono di rendersi visbili e direttamente fruibili.
Un grande peccato sapere che manchi la capacità di comunicare e di accogliere le opportunità a braccia aperte.




LA VOCE DEL DIRETTORE DEL CONSORZIO

Si parte subito con i quattro messaggi chiave. "Il nostro consorzio - ci informa il direttore Salvatore Martorana - lo scorso 30 aprile ha svolto una manifestazione a Palermo lanciando quattro messaggi chiave".

Iniziamo subito. Il primo?
Aiutare a divulgare la conoscenza al consumatore su cosa mangia e sopratutto da dove arriva in Sicilia. La produzione di olio non basta al fabbisogno, ma purtroppo negli scaffali non c'è olio siciliano, né tantomeno Italiano, mentre il consumatore è convinto di acquistare prodotti locali. Dobbiamo spenderci in tutti i campi e nei vari settori, per dare sempre più informazioni corrette.

Il secondo messaggio?
L'etichetta unica. Abbiamo predisposto una etichetta semplice, senza tante poesie, con il minimo essenziale e con le diciture di legge, riprendendo la grafica utilizzata dal consorzio nel fare promozione pubblicitaria, in maniera da dare un collegamento fra i soldi spesi in promozione e la reale commercializzazione dei soci, agendo cosi su diversi fronti.

Quali?
Avere meno etichette possibili; e in secondo luogo aiutando le piccole aziende, onde evitare di sopportare spese di grafica e studi inutili nel cercare un'etichetta fantasiosa che non risolverebbe il problema della commercializzazione.

Ma non finisce qui, sembra di capire...
Infatti, un terzo e ultimo fronte sul quale vogliamo concentrarci consiste nel poter essere intercambiali nelle forniture di olio extra vergine di oliva Dop Val di Mazara, avendo un etichetta uguale per tutti, che si differenzierebbe solamente nel marchio aziendale posto in alto nell'etichetta, e poi nel retro, a seconda di chi lo imbottiglia.

Nobili propositi...
Sì, senza dimenticare che intendiamo promuovere l'olio assieme agli altri prodotti della dieta mediterranea, facendo leva sulle prelibatezze culinarie della mia isola assieme ad Altromare, un associazione di imbarcazioni di pescatori adibite a pesca e turismo.

Cosa avete fatto esattamente?
Abbiamo stilato un protocollo d'intesa, così che nelle loro imbarcazioni e nei ristoranti si utilizzerà l'olio Dop Val di Mazara e gli altri prodotti siciliani come il grano duro, le arance rosse, i pomodorini Pachino, il pecorino siciliano etc.

Si ha come la sensazione che vi sia dell'altro. Ha parlato di quattro messaggi chiave. E' così?
Sì, abbiamo presentato la neo associazione Arca, un'associazione regionale fra consumatori e agricoltori per creare una piattaforma di scambio di prodotti locali con i consumatori locali. Prevediamo che nei primi sei mesi gli aderenti all'associazione saranno più di 6 mila.

E qual è il quadro della situazione? Ha dati aggiornati sulla Dop di cui è direttore?
Per quanto riguanda i dati del certificato nel 2007 l'area Dop Val di Mazara ha certificato kg 530.000 nel 2008, nella campagna in corso siamo a poco più di 300 mila.



TESTI CORRELATI
La Dop Val di Mazara: link esterno

di L. C.