Libri 16/05/2009

Pellegrino Artusi e la cucina di casa

Una perfetta sintesi tra cucina borghese e contadina. Martina Fabretti non ha scritto un ricettario, ma ha fornito una preziosa rilettura dell'opera del grande gastronomo




E' un libro che vale la pena leggere. E’ rivolto a chi ama cucinare tra le pareti domestiche e si intitola non a caso Pellegrino Artusi e la cucina di casa. Ne è autrice Martina Fabretti e reca una presentazione di Alberto Capatti, nonché una postfazione di Massimo Montanari, con la chiara intenzione di irrobustire ulteriormente il già pregevole lavoro dell’autrice.

Il volume, edito da CasArtusi, non è però un ricettario, ma un utile e prezioso approfondimento dell’opera artusiana, con un interessante capitolo in cui si indaga intorno alla cucina borghese e a quella contadina.

Inevitabile, a questo punto, il riferimento al mondo rurale romagnolo, visto che l’Artusi era nato a Forlimpopoli. Da qui le figure dell’arzdor e dell’arzdora: il primo era il responsabile assoluto del podere e delle coltivazioni; la seconda era la regina incontrastata della casa, del pollaio e della cucina, sempre capace di inventare ricette succulenti e poco costose.

L’ammirevole lavoro di Artusi non è altro che una sapiente sintesi tra le due tradizioni. Una circolarità di saperi che, a ben riflettere, proprio per questo ha reso grande nel mondo la tradizione gastronomica italiana.

di Luigi Caricato