Articoli 20/10/2007

RICERCA E FORMAZIONE, UN PROGETTO PER IL SISTEMA OLEICOLO CHE CREA NUOVE OPPORTUNITA’ PER PRODUTTORI E FRANTOIANI

La Fattoria Mondeggi Lappeggi della Provincia di Firenze inaugura un impianto oleario Alfa Laval all’avanguardia che entrerà in funzione molto presto. L’intera struttura è stata programmata per diventare un centro di formazione professionale


L’alta tecnologia entra nel frantoio della Fattoria di Mondeggi Lappeggi e insieme ad alcuni aspetti innovativi molto importanti, tra cui ricerca integrata e formazione professionale, danno il contenuto ed il significato dell’accordo di collaborazione siglato in questi giorni tra l’Assessorato all’Agricoltura della provincia di Firenze e la multinazionale Alfa Laval, leader nella costruzione delle macchine olearie.
Il frantoio, insieme ad altre importanti novità in arrivo a Mondeggi, è stato presentato alla stampa in Palazzo Medici Riccardi a Firenze dall’assessore provinciale all’agricoltura Pietro Roselli, dal presidente della Fattoria di Mondeggi Antonio Ermini, dal consigliere di amministrazione Anna Maria Vignini e da Lamberto Baccioni della Business Unit Olive Oil di Alfa Laval. L’obiettivo è quello di valorizzare sempre di più la qualità e l’eccellenza dell’olio prodotto nelle colline fiorentine attraverso l’ottimizzazione del processo produttivo e del funzionamento delle macchine olearie, attuando a Mondeggi l’integrazione e il controllo dell’intera filiera di produzione dell’ olio extravergine di oliva fiorentino.
L’olio nuovo della produzione 2007 della Fattoria, di proprietà della Provincia di Firenze, sarà il primo olio prodotto dal nuovo frantoio e sarà possibile degustarlo domenica 4 novembre quando, nell’ambito della manifestazione Oleovagando, Villa Mondeggi aprirà i cancelli al pubblico per far conoscere l’elevata qualità dell’olio, ricollegabile ad alcune peculiarità della nuova soluzione impiantistica firmata Alfa Laval: doppio sistema di frangitura, gramola cilindrica orizzontale “atmosphera “ ermetica, automazione integrale e sistema di tracciabilità di processo, decanter multufase e automazione integrale. “L’impianto consente di produrre oli differenziati, potendo anche denocciolare le olive, in modo da ottenere un olio con minore acidità e meno perossidi, meno astringente e più armonico, e di gramolare sotto atmosfera controllata, per avere oli più profumati e stabili”. A spiegare le peculiarità del nuovo impianto di Mondeggi è Lamberto Baccioni, Manager della Business Unit Olive Oil di Alfa Laval al quale abbiamo sottoposto una serie di domande proprio per la straordinarietà dell’evento.

Com’è nata l’idea di una collaborazione tra un ente pubblico ed una multinazionale?
Quando la nuova direzione della Fattoria di Mondeggi in accordo con l’Assessorato provinciale all’Agricoltura ci ha proposto di diventare partner del progetto siamo rimasti favorevolmente impressionati per la determinazione e la concretezza dimostrata nel chiederci l’attuazione delle nostre più avanzate soluzioni tecnologiche. Abbiamo cominciato, quindi, a confrontarci sui concetti di qualità ed eccellenza e il passo è stato breve: avevamo le idee chiare su come sfruttare al meglio le potenzialità di Mondeggi. Così nel giro di poche settimane dal nostro primo incontro abbiamo concretizzato quelle che erano state fino a quel momento soltanto delle ipotesi.

Qual è l’impegno di Alfa Laval quale “partner” del Progetto Mondeggi?
R. Garantire la propria presenza in una funzione di supporto e di sviluppo, quindi non soltanto di assistenza tecnica ma anche tecnologica. Significa che potremo fare ricerca e sviluppare le nostre tecnologie all’interno del frantoio, garantendone automaticamente l’aggiornamento tecnologico dell’impianto. Per la Fattoria avere la struttura più moderna, più efficiente presente sul mercato va a tutto vantaggio della qualità, perché potrà produrre un olio con alti parametri qualitativi che è alla fine il loro obiettivo. Abbiamo a disposizione un impianto computerizzato che ci dà la possibilità di controllare tutti i parametri di processo e quindi ben si presta alle sperimentazioni. Tanto per dirne una. L’intero processo viene controllato elettronicamente per garantire la tracciabilità e la gestione automatizzata dell’impianto. La potenzialità del frantoio, di oltre una tonnellata l’ora, consente di lavorare giornalmente tutte le olive prodotte dall’azienda, quindi senza tempi di attesa, a garanzia della protezione qualitativa dell’olio extra vergine ottenuto.

Ci sarà un costante monitoraggio da parte di Alfa Laval?
L’accordo di collaborazione prevede che per la conduzione dell’impianto e per un’attività di formazione se ne occupi direttamente l’Alfa Laval per mettere la Fattoria di Mondeggi in condizioni di gestirlo al meglio negli anni futuri. Per quest’anno, fermo restando che l’impianto ha una funzione produttiva prioritaria, noi lo controlleremo e ne verificheremo la funzionalità in ogni momento. Attraverso un collegamento remoto, direttamente dalla nostra sede in maniera tale che i nostri tecnici potranno entrare nel sistema, verificarne il corretto funzionamento e nel caso specifico intervenire sulla regolazione delle macchine e l’ottimizzazione del processo.

Cosa è per Alfa Laval la ricerca?
E’ nell’essenza della filosofia aziendale Alfa Laval essere disponibili alle collaborazione di ricerca, e non è un caso che Alfa Laval collabori, da tempo, con diverse università italiane ed europee e dallo scorso anno anche con l’Università di Davis in California. Facciamo ricerca da sempre. Ecco perché i nostri impianti racchiudono soluzioni tecnologiche più all’avanguardia oggi disponibili sul mercato nazionale ed internazionale.

Si può fare ricerca in un frantoio?
Certo che sì. E la mia idea è proprio quella di fare ricerca applicata direttamente in frantoio. Stiamo prendendo degli accordi con alcuni dipartimenti della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, che potrebbero trovare nella Fattoria di Mondeggi l’interlocutore con l’impianto ad hoc per i loro studi e relative applicazioni.

Come può Mondeggi essere un punto di riferimento per i frantoiani?
Semplicemente facendo sì che il frantoio della Fattoria Mondeggi, diventi un luogo dove la sperimentazione venga fatta per la comprensione dei processi produttivi con la possibilità di fare delle valutazioni su scala industriale.

di Angela Calia