Mondo 11/03/2006

LINEE STRATEGICHE PER LA QUALITA’ DELL’OLIO DI OLIVA

A Jesi, durante la quarta edizione delle "Giornate Mediterranee dell'olio di oliva", è stato firmato un documento sottoscritto dai principali Paesi produttori. Noi ve lo sottoponiamo senza entrare nel merito, chiedendovi però un parere. E' l'ora di venire allo scoperto e di formulare una posizione all'interno di un comparto afflitto da quiescenza


A Jesi si sono svolte, dal 3 al 5 marzo, le "Giornate Mediterranee dell'olio di oliva", giunte alla quarta edizione. Oltre all'Italia, hanno partecipato delegazioni in rappresentanza di Giordania, Tunisia, Portogallo, Iran, Bosnia erzegovina, Albania, Croazia, Libia e Grecia. Dall'incontro si è giunti alla stesura di un documento finale, che qui di seguito sottoponiamo alla vostra attenzione senza, al momento, esprimere le nostre valutazioni in merito. Attendiamo nel frattempo con piacere le vostre considerazioni. Il comparto olio di oliva ha bisogno di confrontarsi e "Teatro Naturale" è certamente il luogo ideale per farlo.


IL DOCUMENTO REDATTO A JESI

Con la celebrazione della sua IV edizione, le Giornate Mediterranee dell’Olio d’Oliva si confermano un forum di civiltà teso a valorizzare l’incontro e il dialogo tecnico e commerciale, ma anche e soprattutto culturale in un’area, quella del Mediterraneo, che unisce continenti, culture, tradizioni, religioni. In un momento in cui i segni, i simboli sono elementi di differenziazione va sottolineato il valore dell’olivo come simbolo di pace. Un simbolo, ma anche un bene reale che, attraverso il suo prezioso olio, apporta salute, benessere e ricchezza ai popoli che si affacciano sul Mediterraneo.

Il settore dell’olio d’oliva sta attraversando un momento particolare della sua ultramillenaria storia: un momento ricco di soddisfazioni, ma non senza difficoltà. Il prodotto è sempre più apprezzato dai consumatori e continua a ricevere autorevoli attestati anche per le sue proprietà nutrizionali e salutistiche.

Il trend del consumo e della produzione sono la causa e la conseguenza dell’ingresso in scena di nuovi produttori, attratti anche dal prezzo che attualmente sta vivendo una fase di forte rialzo. La globalizzazione, dunque, anche qui sta producendo i suoi effetti.

E’ necessario difendere la produzione di qualità dalla mera logica del profitto.

I Paesi a lunga tradizione oleicola – in pratica tutti quelli del bacino mediterraneo – devono rispondere a questa sfida. Più avanza la globalizzazione, più è indispensabile valorizzare le radici: da quelle delle singole zone e dei singoli Paesi a quelle comuni e antichissime del Mediterraneo.

Tutto ciò significa assicurare il rispetto delle caratteristiche di un prodotto che deriva il suo sapore e le sue inimitabili virtù organolettiche dal suolo, dal sole e dal clima della conca del Mediterraneo e da una tradizione culturale e produttiva che si è affinata nel corso di secoli e millenni.

Ai protagonisti della filiera oleicola spetta la complessa attività tecnica e imprenditoriale della produzione e del marketing del prodotto. Alle istituzioni pubbliche tocca il compito di assicurare il rispetto delle regole. Gli organismi internazionali, supernazionali e i governi nazionali possono e devono emanare disposizioni, ma la loro applicazione e la loro reale ricaduta sul settore dipende in larga misura dall’azione dei livelli istituzionali che più direttamente incidono sulla vita e sull’attività dei cittadini consumatori-produttori: Regioni, Province, Comunità Montane, Comuni, Camere di Commercio.

Difendere il territorio rappresenta l’obiettivo per far meglio risaltare la specificità e per sottolineare e difendere la valenza economica, sociale e ambientale (paesaggio e controllo sostenibilità della produzione) dell’olivo. In questa direzione va difesa la denominazione di origine e tutte le altre regolamentazioni e azioni che testimoniano, proteggono e promuovono la ricchezza di offerta e la qualità legata al territorio.

L’obiettivo esplicito delle Giornate Mediterranee è di proteggere e valorizzare un prodotto, tipico del bacino mediterraneo, radicato nella cultura e nelle tradizioni dei popoli di tale area, fortemente caratterizzato e assolutamente peculiare rispetto ad altri grassi, vegetali o animali. Molte normative e legislazioni del settore vanno nella direzione di una valorizzazione “industriale” sulla qualità dei prodotti e sull’etichettatura: in NATURA NON E’ COSI’.

I partecipanti alla IV edizione delle Giornate Mediterranee dell’Olio d’Oliva ritengono che la principale caratteristica di un prodotto naturale sia nel suo essere non standardizzabile, nell’essere unico, nel contenere tradizione e cultura.

TUTTO CIO’ PREMESSO

le delegazioni firmatarie si impegnano a diffondere le seguenti linee guida per la qualità:

Tutela della qualità
Sollecitare una rigorosa tutela della qualità e una trasparente identificazione dell’olio d’oliva attraverso regole chiare sull’origine e azioni contro la pirateria e la concorrenza sleale.

Rintracciabilità
Riconoscere come principale valore aggiunto di un prodotto il territorio di produzione e la certificazione specifica che rende trasparente la sua provenienza.

Sostenibilità
Considerare il rispetto ambientale e la sicurezza alimentare non vincoli, ma opportunità per aumentare la remuneratività dell’azienda agricola e favorirne la competitività sul mercato internazionale.

Multifunzionalità
Favorire l’adozione di una nuova strategia di gestione delle attività olivicole in cui i concetti di sostenibilità, di multifunzionalità, di innovazione tecnologica, di valorizzazione delle produzioni e di marketing diventino i capisaldo per la costruzione di una olivicoltura moderna e competitiva.

Educazione alimentare
Diffondere capillarmente educazione e sensibilità alimentare tra i consumatori che devono saper riconoscere il valore del prodotto, in modo che la formazione e l’informazione del consumatore diventino anche strumento indispensabile di tutela del prodotto.

Integrazione politiche locali
Favorire azioni specifiche per le aree rurali marginali finalizzate al miglioramento delle condizioni di coltura accompagnate da programmi di formazione e informazione per gli operatori del settore convogliando aiuti comunitari, nazionali e locali in programmi volti ad aumentare lo sviluppo e assicurando risorse adeguate al settore.

Jesi, 4 marzo 2006



Fonte: Associazione Nazionale delle Città dell'olio

di T N