Italia 17/10/2005

E’ DI MILANO IL MIGLIOR SOMMELIER D’ITALIA


Meglio essere il primo dei sommelier o uno dei tanti ingegneri? Non ha dubbi il milanese Luisito Perazzo, che, il 10 ottobre ha vinto, a Cagliari, il titolo di miglior sommelier d’Italia al Trofeo Guido Berlucchi, organizzato in occasione del 39° Congresso nazionale dell’Ais.
33 anni, sommelier professionista, una carriera mancata da ingegnere. “ I miei progetti erano diversi. Mi sono avvicinato per curiosità al mondo del vino, quasi per caso, dopo avere seguito i corsi organizzati dall'Ais Lombardia. Poi é nata la vera passione che mi ha portato a conseguire la qualifica di sommelier professionista nel 2000.”
Perazzo, ristoratore al “Dolce vita” di Milano, ha sbaragliato la concorrenza di altri quattordici sommelier provenienti da tutta Italia, riuscendo ad aggiudicarsi l’ambita fascia tricolore con il tastevin. A premiarlo il presidente nazionale dell'Ais, Terenzio Medri, e Cristina Ziliani, titolare della Berlucchi. Michele Garbuio di Milano, sommelier dell'Hotel Principe di Savoia di Milano, e Giancarlo Bacilieri di Riva del Garda (Trento) si sono classificati secondi a pari merito.
Una giuria qualificata, che comprendeva anche il giornalista Bruno Pizzul, sommelier onorario, ha valutato i concorrenti nelle diverse verifiche.
“Prove tutte difficili, ha ammesso il vincitore, soprattutto per colpa dell'emozione, che affiora quando ci si trova davanti a una giuria. Ci tenevo moltissimo a vincere questo concorso e volevo ben figurare. Mentre portavo a termine le prove mi sono sentito più a mio agio e sono riuscito a dare il meglio.”
Numerosi anche i vini stranieri da esaminare. Una scelta non casuale. “Quella del sommelier, ha infatti spiegato Perazzo, é una professione che non ha nazione. Per rimanere al passo con i tempi il sommelier deve conoscere tutti i vini, da quelli delle regioni storiche a quelli emergenti. Il sommelier deve riuscire ad essere il fil rouge tra l'enologo e il pubblico: il nostro compito comincia nel momento in cui la bottiglia esce dalla cantina e arriva al cliente. Dobbiamo quindi essere buoni comunicatori, ma anche eccellenti psicologi per capire le richieste del pubblico. Il sommelier è un organizzatore, una figura poliedrica che con il trascorrere degli anni si é trasformata radicalmente.”
Luisito, dopo la vittoria di Cagliari, é tornato al suo ristorante a Milano, e sui programmi futuri, per il momento, non ha ancora le idee chiare.
“Mi gusto il sapore di questo prestigioso riconoscimento, ha confessato, poi a mente fredda deciderò.”

Fonte: Ais Piemonte

di C. S.