La voce dei lettori 02/07/2005

LOTTA ALLA TIGNOLA E ALTRI TRATTAMENTI


Vorrei conoscere la vostra opinione in merito al trattamento “olivina” contro la generazione carpofaga della tignola: conviene nel trattamento con sostanze citotropiche l’aggiunta di prodotti rameici e/o a base di zolfo? Ed in loro presenza l’aggiunta di sostanze nutrienti feritlizzanti è vanificata o mantiene in ogni caso effetti benefici? Perchè nei trattamenti contro la tignola è sconsigliato l’uso di dimetoato in particolare per la cultivar coratina?
Saluti e grazie

Vito Alicino

Egr. Sig. Alicino,
non è assolutamente conveniente inserire prodotti rameici o a base di zolfo in un eventuale trattamento contro la tignola. Infatti questi prodotti esplicano soltanto un’azione di contatto, ma nel momento dell’intervento, ovvero allo stadio “olivina”, come da lei indicato, la tignola è già dentro la drupa. L’aggiunta di fertilizzanti a qualsiasi trattamento antiparassitario è generalmente sconsigliabile, ma nel caso volesse le consiglio di verificare il pH della soluzione del fitofarmaco e quella del concime che vuole dare. Devono essere compatibili e per questo deve esserci il minor divario possibile tra i due diversi pH, in ogni caso è sempre bene tenere presente di non mischiare mai prodotti alcalini con altri acidi. Infine la cultivar Coratina, allo stadio “olivina”, è particolarmente sensibile al dimetoato che esplica un’azione fitotossica, per questo si raccomandano altri principi attivi.
Cordiali saluti

La Redazione

di T N