Mondo Enoico 16/04/2005

SI FA DI TUTTO PER RILANCIARE IL CONSUMO DI VINO. SCONTI, PROMOZIONI E OFFERTE SPECIALI. ORA ANCHE LAST MINUTE E OUTLET

La crisi sta segnando in modo profondo e critico il settore vitivinicolo nazionale. All’ultimo Vinitaly - se ce ne fosse stato bisogno - è emerso che è il prezzo il fattore determinante in questa difficile congiuntura economica. Così non si disdegnano neanche soluzioni commerciali già utilizzate dalle maggiori griffe della moda


Passato il Vinitaly, principale rassegna e vetrina per la vitivinicoltura nostrana, si tirano le somme.
Non così positive per la verità.
Si consolida una tendenza ormai in atto da tempo: qualità sì, ma a basso prezzo. La grande distribuzione, che rappresenta il 60% circa delle vendite del vino italiano, cerca prodotti spendibili e vendibili su scaffale, ove oramai sono presenti anche ottimi vini californiani o australiani a pochi euro. Enoteche e ristoranti, per far fronte ai cali di consumi, hanno drasticamente ridotto le enciclopediche carte dei vini, orientandosi verso etichette offerte a cifre ragionevoli.

A fronte di un mercato che sta sensibilmente cambiando si cercano nuove idee, soluzioni per rilanciare le vendite e svuotare le cantine.
La nota azienda franciacortina Barone Pizzini, per bocca del suo direttore Silvano Brescianini, in una recente intervista al “Corriere della Sera” lancia una proposta innovativa, quanto curiosa ed insolita: gli outlet del vino. “La Symposium Wine Outlet sarà una società tra produttori, autogestita che proporrà vini di livello a prezzi contenuti, con uno sconto rispetto al prezzo normale di enoteca del 20%.”
Assolutamente contrari al progetto, che tuttavia non resterà isolato, è infatti già prevista l’apertura di un wineoutlet in giugno a Rovereto, molti illustri esponenti del mondo enologico italiano. Secondo Emilio Pedron, patron del Gruppo italiano vini, il rischio più grande è spazzare via il lavoro svolto in decenni. Gli fanno eco altre prestigiose aziende: “niente panico, altrimenti si rischia di distruggere il rapporto fiduciario con enotecari, ristoratori e rete di vendita.”
Ma allora che fare? Angelo Gaja traccia la via “vendere all’estero, cercare altrove un mercato che in Italia non si riesce a trovare”.

Diverse filosofie, diversi modi di vedere e concepire il mercato. Resta un dato: gli sconti, le offerte speciali non sono più un tabù nel mondo vitivinicolo.

In Sicilia nasce addirittura il last minute del vino.
Una singolare iniziativa che prenderà il via con il lancio di 1.500 sms. I messaggini metteranno in moto una pioggia di seimila bottiglie che saranno vendute on line in pacchetti da dodici, al 50% del prezzo di listino e comunque per non più di 50 euro. Sono 500 i pacchetti che saranno offerti nei prossimi giorni. E il prezzo sarà comprensivo delle spese di spedizione e consegna al domicilio. È la prima volta che il sistema di prenotazione e vendita attraverso internet, ormai tipico del trasporto aereo, è applicato al mercato delle etichette. L'operazione è frutto della partnership tra Cibus, centro di gastronomia tipica di Palermo, e nove cantine siciliane: Viticultori Associati, Miceli, Rallo, Hopps, Giacalone, Barbera, Fatascia', Frazzitta e Sicania

di Ernesto Vania