Economia 18/12/2010

E' stato un buon mese di novembre per i prezzi agricoli all'origine

Un po' di ottimismo non guasta: segno +2,9% rispetto a ottobre, e segno +11,9% rispetto a novembre 2009. Listini in recupero per gli oli di oliva, valori in netto rialzo anche per cereali, ortaggi e legumi


Nel mese di novembre l'indice Ismea dei prezzi all’origine dei prodotti agricoli (calcolato in base 2000=100) ha raggiunto quota 120,6, livello più elevato degli ultimi 2 anni, registrando un incremento del 2,9% su base mensile e dell’11,9% su base annua.

La rilevazione Ismea indica per l’aggregato delle coltivazioni un aumento del 4,4% rispetto al mese precedente e del 16,9% sullo stesso mese del 2009. La dinamica congiunturale e tendenziale dell’indice evidenzia, infatti, variazioni positive per la totalità dei settori, ad eccezione della frutta che cede l’1,1% su ottobre 2010, mentre segna un incremento del 6,3% sullo scorso anno.

Listini in recupero per gli oli di oliva ( +5,2% la variazione congiunturale dell’indice, +1,8% il confronto su base tendenziale), trainati soprattutto dagli extravergini che, in questo esordio di campagna, hanno potuto beneficiare di una ripresa delle contrattazioni. Segnali positivi emergono anche per il vino che guadagna il 4,5% sul mese precedente e il 12,4% su novembre del 2009, grazie in particolare alla rivalutazione dei bianchi da tavola.

Prosegue, intanto, la tendenza al rialzo dei prezzi dei cereali che evidenziano incrementi dell’indice del 2,8% su base mensile e del 41% su base tendenziale. Per il frumento duro, tuttavia, Ismea rileva una prima battuta d’arresto (-1,9% la variazione congiunturale dell’indice); rilevante il recupero delle quotazione del riso che su base mensile hanno fatto registrare un +13,7%.

Valori in netto rialzo anche per ortaggi e legumi (+11,4% su base mensile, +2% annua) e sul mercato dei tabacchi (+17,8%, +23,3%). Più contenute, invece, le variazioni delle colture industriali che hanno comunque registrato un aumento medio mensile dell’1,2%, e annuo del 2,4%.

Passando al comparto zootecnico, le rilevazioni dell’Istituto indicano una crescita dei prezzi del 1,9% rispetto a ottobre e del 7,1% rispetto a novembre dello scorso anno.

Continua la dinamica positiva di latte e derivati (+1,9% nel confronto su base congiunturale, +11,6% su base tendenziale), grazie ancora alle buone performance dei formaggi grana, in particolare del Parmigiano Reggiano rincarato del 5% rispetto a ottobre. Relativamente al bestiame, l’approssimarsi delle festività natalizie favorisce il recupero dei prezzi degli avicoli ( +6,3% mensile, +18,7% annuo), dei conigli ( +5,8%, +6,3%) e dei bovini (+2,3%, +4,7%). In controtendenza gli ovi-caprini che cedono l’1,6% sul mese precedente, segnando però un recupero di pari entità su novembre 2009. Per il bestiame suino, l’indice Ismea segna, invece, riduzioni su base mensile e annuale rispettivamente del 3% e 3,3%. Le uova, infine, registrano un rialzo del 2% rispetto al mese precedente, mantenendosi però su un livello inferiore a quello di un anno fa (-6,8%).



Fonte: Ismea

di C. S.