Italia 11/12/2010

Il Consorzio “Mangiare Italiano” ha scelto Elia Fiorillo quale nuovo presidente

“Lasciatemi dire subito – ha affermato il neo presidente – che sono fortemente rammaricato e contrariato per come il nostro Paese affronta nel mondo la tutela della sua straordinaria cucina, che non è seconda a nessuno”


Elia Fiorillo - vice presidente dell'AGCI-AGRITAL e presidente della UNASCO - è stato nominato presidente del Consorzio “Mangiare Italiano”, un'iniziativa voluta dall'AGCI-AGRITAL per promuovere all'estero le eccellenze del cibo italiano. Al consorzio aderiscono importanti strutture cooperative e consorzi dei vari settori agricoli, alimentari e della pesca del nostro Paese.

“E' per me un grande onore – ha dichiarato Fiorillo – presiedere un così importante e rappresentativo consorzio del “mangiare italiano”. “Lasciatemi dire subito – ha proseguito il presidente Fiorillo – che sono fortemente rammaricato e contrariato per come il nostro Paese affronta nel mondo la tutela della sua straordinaria cucina, che non è seconda a nessuno”.

Elia Fiorillo ha ricordato con quanta enfasi demagogica è stato accolto in Italia il riconoscimento, da parte dell'Unesco, che la dieta mediterranea venisse annoverata tra i “patrimoni immateriali dell'Umanità”. “Certo che lo è – continua il presidente di Mangiare Italiano -, ma noi avremmo preferito, com'è avvenuto per la Cucina Francese e quella Messicana, che anche la Cucina Italiana, che non riteniamo seconda a nessun altro Paese al mondo, si fregiasse di tale appellativo”.

“Non è stato così – afferma Fiorillo -, sembra proprio, ma ci auguriamo di sbagliare, che hanno accontentato l'Italia con il riconoscimento della dieta mediterranea, che è bene precisarlo è condiviso con la Spagna, la Grecia, il Marocco, per dare il via libera appunto alla Francia e al Messico”. “La cosa che più ci spaventa – conclude Elia Fiorillo - è che i tanti polemisti di professione, nonché le diverse trasmissioni televisive tutte incentrate sul buon “mangiare italiano” non hanno minimamente affrontato la questione”.



di C. S.